Al Mart di Rovereto da domani va in scena la passione
Si intitola «Passione» - ed è già un programma - la nuova mostra del Mart di Rovereto, che si apre domani e fino all’8 settembre 2019 a cura di Daniela Ferrari e Denis Isaia, in collaborazione con Fondazione VAF.
In mostra oltre 250 opere tra cui capolavori dei maggiori maestri moderni e contemporanei: Medardo Rosso, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Felice Casorati, Renato Guttuso, Ettore Colla, Agostino Bonalumi, Giuseppe Uncini.
Le opere vengono dalla Collezione VAF: fin dalla sua apertura a Rovereto, nel 2002, la storia del Mart è intrecciata con quella della Fondazione VAF di cui conserva e gestisce parte dell’eccellente Collezione.
Istituita in Germania nel 2001, la VAF-Stiftung è un’istituzione culturale che ha fatto della passione per l’arte italiana la propria missione. Oltre alla celebre Collezione, sono innumerevoli le pubblicazioni, le mostre, gli acquisti e i prestiti, le relazioni con i maggiori musei del mondo, le attività di ricerca e di sostegno agli artisti.
Con circa 2000 opere inventariate, la Collezione, tra le più importanti a livello mondiale, celebra l’arte e gli artisti italiani.
Dalle opere del Divisionismo e del Futurismo fino ai linguaggi della contemporaneità, dai grandi Maestri del primo e del secondo Novecento fino agli artisti emergenti, la Collezione VAF raggruppa una serie pressoché completa dei principali nomi, delle più significative correnti e delle più importanti tendenze artistiche.
Ne fanno parte numerosi e incredibili capolavori esposti al Mart e continuamente richiesti in prestito dai musei più importanti del mondo, come le «Figlie di Loth» e «Ciò mi ha detto il tram» di Carlo Carrà, «Cannoni in azione» di Gino Severini, «Il gobbo e la sua ombra» e «Paesaggio guerresco» di Fortunato Depero, «Numeri innamorati» di Giacomo Balla, «La matinée angoissante» di Giorgio de Chirico e ancora «Rosso e Nero» di Agostino Bonalumi, scelto come immagine coordinata per la mostra «Passione».
Come sempre accade nei casi delle raccolte private, gli intenti dei collezionisti non sono didattici né museali. È questo il segno di un punto di vista autonomo e di una strategia che prescinde dalla funzione antologica o di pura ricerca. Soprattutto in riferimento agli ultimi cinquant’anni, i collezionisti VAF hanno scelto di scommettere su alcuni outsider che, per ragioni di mercato, moda o relazioni, si sono situati oltre il canone ufficiale.
Accanto ai grandi nomi universalmente riconosciuti, sono rintracciabili artisti o gruppi che abitano le soglie del sistema dell’arte contemporanea. Questa «intima ricchezza di opere sconosciute» (come definita nel grande catalogo del 2012 pubblicato dal Mart) diviene una delle caratteristiche della VAF, decisamente originale e differente dalle altre raccolte pubbliche o private interessate alla stessa geografia.
Nella sua costante espansione, la Collezione si amplia anche grazie al Premio VAF: un progetto biennale a sostegno della giovane arte italiana.
Se da un lato, il Premio consente alla Fondazione di ampliare il proprio patrimonio con acquisti di riconosciuta qualità, dall’altro promuove posizioni innovative dell’arte contemporanea e le presenta al pubblico italiano e tedesco. Ogni due anni i più interessanti talenti italiani under 40 vengono selezionati dal Kuratorium della Fondazione VAF e presentati al pubblico con due mostre, in Italia e in Germania.
Quest’anno l’ottava edizione del Premio VAF viene presentata al Mart di Rovereto e alla Stadtgalerie di Kiel. L’annuncio dei vincitori verrà dato in occasione dell’opening della mostra a Rovereto, il 15 marzo alle 19.
Con «Passione» il Mart dedica alla Collezione VAF uno straordinario palinsesto espositivo che per un intero semestre occuperà entrambe le gallerie dedicate alle esposizioni temporanee, al primo e al secondo piano.
Una grande festa per il pubblico del Mart che, sala dopo sala, ritroverà alcuni dei capolavori più amati e incontrerà opere mai esposte e accostamenti inediti.
Alla scoperta di un secolo di grande arte italiana.
Abbattendo le consuetudini cronologiche, la mostra si sviluppa in 12 sezioni tematiche che costituiscono veri e propri progetti di indagine.
Curata da Daniela Ferrari, referente dell’arte moderna e responsabile per il Mart della Collezione VAF, e Denis Isaia, referente per i linguaggi contemporanei, «Passione» attorciglia passato e presente, grandi Maestri e artisti emergenti. I curatori mescolano e riordinano la Collezione, delineando alcune delle infinite letture possibili.
Dal 23 febbraio all’8 settembre la mostra non sarà mai la stessa. L’esposizione si apre con i primi quattro progetti, al secondo piano, dal 23 febbraio al 4 agosto: Materia, Tradizioni e anacronismi, Modernità e industria, Immaginario Pop.
Dal 16 marzo si aggiungeranno altri due sezioni di mostra: il riallestimento delle Collezioni permanenti del Mart, al primo e secondo piano, e l’ottava edizione del Premio VAF. Quando il Premio verrà disallestito per viaggiare alla volta di Kiel, il primo piano del museo ospiterà, dal 25 maggio all’8 settembre, altri sei progetti: Interno borghese, Roma anno zero, La biblioteca, Miracolo a Milano, Pittura analitica, Arte nucleare.