L'arpa pop di Cecilia giovedì al Porteghet di Trento e venerdì a Bolzano

di Fabio De Santi

A 4 anni dal suo primo disco Cecilia, cantautrice e arpista torinese, torna con l'album “Cupid’s Catalogue”, il suo secondo disco di inediti. Un immaginario catalogo di Cupido (da cui il nome), dieci canzoni d’amore popolate da piante, lune solitarie, piratesse e paesaggi invernali. Canzoni che si ascolteranno nelle due tappe regionali del suo tour che la portano giovedì 7, alle 19.30  al Porteghet di Trento e venerdì 8 al Vintola 18 di Bolzano. Quello proposto da Ceciliaè un viaggio in tutte le sfaccettature dell’amore, da quello acerbo, urgente, adolescenziale, a quello adulto, maturo, disincantato, passando per il dolore di chi viene abbandonato e l’euforia mista a preoccupazione di chi attende una risposta.

Le atmosfere uniche disegnate dal suono dell’arpa di Cecilia, fanno da fil rouge a un disco che miscela perfettamente sonorità antiche e moderne, con arrangiamenti curati, a tratti ipnotici, fondati sull’asse portante di arpa e percussioni, protagoniste, entrambe, del tour partito il 18 gennaio da Torino. Un cd in inglese che nasce durante 4 anni di esperienze importanti che hanno visto Cecilia su palchi molto prestigiosi in compagnia di artisti nazionali e internazionali, collaborazioni teatrali internazionali e la partecipazione al Festival di Sanremo 2018 con Max Gazzè. “Ho scritto questi brani  ha spiegato lei - perché pensavo di aver capito tutto dell'amore e invece non ne avevo capito molto. Non è un argomento inflazionato, trovo che sia infinitamente interessante, problematico e personale. Abbiamo da pochi decenni il privilegio del tentativo, non abbiamo l'obbligo sociale di far funzionare la prima relazione in cui incappiamo e questa fortuna porta con se il dovere di analizzare come amiamo e che cosa portiamo nelle nostre stori. E, non solo in quelle d'amore”.

 

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