Fame di cultura con "Solstizio"
«Fame». Non solo di caldo, visto che Solstizio d’Estate “dovrebbe” evocare un preludio di bella stagione.
C’è molto di più nel titolo assegnato a questa bella rassegna arrivata alla sua 29ª edizione e presentata ieri mattina in conferenza stampa e che vede la presenza anche di personaggi come Ascanio Celestini. «Fame: parola chiave per parlare del mondo» - ha indicato Federico Dorigati, presidente del Gruppo Arte Mezzocorona, che ne cura l’ideazione e lo svolgimento - e rivolgere l’attenzione ai due terzi della popolazione mondiale che non ha cibo, ma anche fame di conoscenza, libertà, giustizia e cultura, quella che la rassegna Solstizio d’Estate intende valorizzare attraverso un percorso dove teatro, musica, danza, cinema si intrecciano per diventare momento di spensieratezza ma anche di riflessione. E lo farà coinvolgendo quattro località della Piana Rotaliana: Mezzocorona, San Michele all’Adige, Roverè della Luna, Faedo.
Quest’anno la rassegna include due collaborazioni: quella con Trento Film festival, Religion Today e Rassegna Cinema Archeologico di Rovereto per la proposta Cinemamore e quella con la Comunità Rotaliana Königsberg per la «Settimana dell’Alzheimer Fest Trentino».
«Ma la rassegna è anche “fame” di condivisione, dello stare insieme in un momento sociale molto delicato che ci invita ad aprire gli occhi su quanto sta succedendo attorno a noi - ha aggiunto la direttrice artistica Alessia Gabrielli ed è per questo che la rassegna è molto variegata e si propone ad un pubblico eterogeneo».
Si parte il 5 giugno alle 21.30 a Casa Casatta a Roverè della Luna con Fame mia - quasi una biografia, una pièce liberamente ispirata al romanzo di Amélie Nothomb, con Annagaia Marchioro, diretta da Serena Sinigaglia. Il 7 giugno al Teatro S. Gottardo di Mezzocorona alle 21 una pellicola cinematografica per Cinemamore il cui titolo verrà svelato qualche giorno prima dell’evento. Il 9 giugno alle Cantine di Mezzocorona alle 21.30 spazio alla danza con Golden Days, creatura ibrida tra due opere di Johan Inger, Rain Dogs e Bliss a cura di Aterballetto. Martedì 11 giugno alle 21.30 sempre al teatro S. Gottardo di Mezzocorona è di scena Il problema scritto ed interpretato da Paola Fresa con Franco Ferrante, Nunzia Antonino e Michele Cipriani che affronta il tema dell’Alzheimer, visto come inno alla vita, non come la cronaca di una morte. Il 13 e 14 giugno alle 20.30 al Museo degli usi e Costumi della Gente Trentina di S. Michele all’Adige, trenta partecipanti a serata (consigliata la prenotazione) avranno la possibilità di sedersi Attorno ad un tavolo - piccoli fallimenti senza importanza per diventare protagonisti di uno spettacolo, che è anche una cena, ideato dal Teatro delle Ariette.
Come ogni anno la rassegna dedica uno spazio particolare al teatro di strada e sabato 15 giugno ci saranno più attività denominate Solinfesta, in piazza della Chiesa a Mezzocorona dalle 16.30, che includono acrobazie, clownerie, laboratori. Non mancherà alle 19 il Giocoliere della scienza di e con Federico Benuzzi, seguito alle 21.30 dal concerto proposto dagli Alban Fùam. Il 19 giugno all’azienda agricola & distilleria Pojer e Sandri di Faedo, alle 21.30, sarà di scena il monologo ecosostenibile Mi abbatto e sono felice di e con Daniele Ronco. Un lavoro teatrale che si “autoalimenta” grazie allo sforzo fisico prodotto dall’attore in scena. La conclusione della rassegna è affidata ad un artista che per la quarta volta in 29 anni ci onora della sua presenza, ovvero Ascanio Celestini che sarà a casa Menestrina a Mezzocorona il 21 giugno alle 21.30 con La ballata dei Senzatetto, un viaggio fra storie di vita, di fame, di ricerca e di rinascita.
Per maggiori informazioni: Info@solstiziodestate.it.