In arrivo il Bookfestival: a Caldonazzo grandi scrittori (ma la giunta li snobba)
«Tra memoria e nostalgia» è il tema della nona edizione del Trentino Book Festival, festival letterario in programma a Caldonazzo dal 13 al 16 giugno. Fra gli ospiti Piergiorgio Odifreddi, Antonia Arslan, Vito Mancuso, Valerio Massimo Manfredi, Antonella Boralevi.
«Nostalgia e nostalgismo da un lato, e dall’altro perdita della capacità di esercitare la nostra memoria, che scegliamo di delegare sempre più ai contenitori digitali di cui ormai non possiamo fare a meno. È su questo delicato e contraddittorio rapporto che vuole riflettere e interrogarsi quest’anno il Trentino Book Festival», afferma il direttore artistico e organizzativo Pino Loperfido, che però lascerà.
Il Trentino Book Festival arriva quest’anno a un punto di svolta. «Questa nona edizione segna la fine del mio terzo mandato triennale come direttore artistico e organizzatore, designato dall’associazione di promozione sociale “Balene di Montagna”» ha spiegato subito in conferenza stampa, ieri, Pino Loperfido, inventore e anima dal 2011, anno di nascita di questa esperienza culturale, di un festival letterario che è cresciuto anno dopo anno.
Il Festival 2019 va in scena a Caldonazzo e in Alta Valsugana da giovedì 13 a domenica 16 giugno. «Nove anni rappresentano un percorso significativo.
È un’età in cui un festival bambino entra nell’adolescenza e deve decidere cosa diventare da grande. Io sono pronto a farmi da parte o proseguire affiancando per un po’ chi vorrà prendere questa importante eredità. In Valsugana c’è qualche figura che sarebbe molto adatta. Potrei farne la mia professione, ma credo che nella vita tutto abbia un inizio e una fine».
Traspare la passione per i libri dalle parole di Loperfido, giornalista, scrittore, autore teatrale, ma soprattutto per questa formula vincente che ha permesso di far incontrare il pubblico trentino (soprattutto le donne sono ottime lettrici secondo gli indici nazionali) e turistico della Valsugana con gli autori più acclamati, quelli che altrimenti si vedono solo in televisione o ai festival più di grido, come Festivaletteratura di Mantova e Pordenonelegge. Sono questi i modelli cui guarda ora, con ambizione, il Book Festival trentino? Loperfido ha la risposta pronta: «Certo. Perché no? Cosa ci manca! Siamo riusciti a coinvolgere diecimila persone l’anno. Siamo partiti con tanto volontariato. All’inizio dovevamo convincere gli autori a venire; oggi sono loro a chiederci di esserci e dobbiamo fare scrematura e selezione. Sono convinto che il Trentino possa puntare sul turismo culturale accanto al paesaggio, allo sport, all’outdoor. Basta che ci credano la Provincia e Trentino Marketing, tramite la nostra Apt. Purtroppo alla nostra conferenza stampa a Palazzo Festi non è intervenuto nessuno della Provincia. Devo interpretarlo come un segnale o un caso?».
Potenzialità ulteriori del Book Festival e auspici per un salto di qualità con una regia organizzativa e finanziaria da parte della Provincia sono state rilanciate e ribadite anche da Marina Eccher, assessora agli eventi del Comune di Caldonazzo e da Stefano Ravelli, amministratore delegato dell’Azienda per il turismo Valsugana Lagorai: «Il Book Festival è un fiore all’occhiello, nato in un piccolo paese e diventato patrimonio del Trentino.
Vicino a noi c’è una realtà importante come Arte Sella, abbiamo i luoghi e le iniziative degasperiane, perché non farne un brand culturale sinergico?».
Anche quest’anno i nomi di richiamo per il pubblico non mancano: un matematico scrittore come Piergiorgio Odifreddi, abile polemista, sarà intervistato dal nostro direttore Alberto Faustini venerdì 14 alle 21 al Book Garden di Viale Stazione sul tema della democrazia (se esiste), l’uso e l’abuso di potere; «La bellezza sia con te» è l’ultimo romanzo di Antonia Arslan: mondi lontani, affetti, nostalgie, bellezza da cogliere nei luoghi e nel prossimo guideranno la riflessione dell’autrice de «La masseria delle allodole», sempre venerdì 14 ma alle 19.30 alla Magnifica Corte Trapp.
L’archeologo e divulgatore Valerio Massimo Manfredi affascinerà il pubblico sabato 15, al pomeriggio, alle 15.30 al Book Garden: un viaggio nel Congo in preda alla guerra e alla violenza con «Quinto comandamento».
Antonio Manzini, il giallista padre del commissario Schiavone, sarà protagonista di domenica mattina, 16 giugno, alle 11 al Book garden. Stesso palco per Roberto Cotroneo, domenica 16 alle 15, con «Niente di personale», un atto di accusa sul cambiamento (in peggio) dei tempi. Ma il Trentino Book Festival è anche mostre, musica, iniziative per bambini e famiglie, teatro.