Pioggia di contributi sulla cultura
Il Mibac, il Ministero per i beni culturali, ha diffuso l’elenco dei beneficiari dei contributi per il 2019 del Fus, Il Fondo per gli spettacoli in Italia, decisi da alcune apposite commissioni che hanno stabilito, in base a dei parametri precisi, l’entità dei finanziamenti. In una di queste commissioni, quella relativa al teatro, era presente anche il regista trentino Marco Bernardi, che fu nominato un anno e mezzo fa dal ministro di allora, Dario Franceschini.
In totale sono stati assegnati a teatri, associazioni, orchestre del territorio italiano, 330 milioni di euro, in leggero calo rispetto al passato.
E di questi finanziamenti hanno beneficiato anche enti regionali, su tutte l’Orchestra Haydn, che ha ricevuto 1 milione 779 mila euro. Contributi anche per il Teatro Stabile di Bolzano - 616 mila euro - anche in virtù della riserva concessa ai teatri delle minoranze etniche e per il Centro Santa Chiara di Trento che riceverà 96 mila euro.
Ma se queste sono le istituzioni maggiori, importanti fondi sono stati stanziati anche per altri enti, risorse che rappresentano vero ossigeno per chi fa cultura sul territorio. Ad esempio l’associazione il Gaviale, che organizza il festival di Dro, incasserà 95 mila euro, la Compagnia di Danza Abbondanza Bertoni riceverà 147 mila euro. Da segnalare anche le Filarmoniche, attivissime con i loro programmi musicali dedicati al repertorio classico: quella di Rovereto avrà 35 mila euro, quella di Trento 72 mila euro.
E, ancora, per il teatro, Trento Spettacoli riceverà 45 mila euro, il Coordinamento teatrale trentino 78 mila, a Pergine spettacolo aperto andranno 26 mila euro, mentre al progetto bolzanino Arte della diversità del Teatro della Ribalta sono stati assegnati 65 mila euro.
Poi c’è la musica, con diversi beneficiari in Alto Adige: al Festival Busoni 23 mila euro, alla Società dei Concerti 33 mila euro. Altri fondi per la Young Orchestra di Rovereto 54 mila euro, la quale ha ricevuto però altri 26 mila euro per la tournée in Palestina. Così anche l’Orchestra Haydn che oltre ai quasi 1,8 milioni di euro aggiunge 34 mila euro per la recente tournée in Giappone in cui ha riscosso ottimo successo.
Per altre attività l’associazione Transart di Bolzano incasserà 60 mila euro, mentre per quanto riguarda la danza, detto della Compagnia Abbondanza Bertoni, c’è da segnalare l’Associazione Incontri Internazionali, che altri non è che il Cid, il Centro Internazionale per la Danza che organizza Oriente Occidente, a cui sono stati concessi 107 mila euro. Mentre a Bolzano Danza, nei giorni del suo 35° Festival, vanno 71 mila euro tramite la Fondazione Haydn che organizza la rassegna in corso in questi giorni.
Soddisfatto Paul Gasser, presidente della Fondazione Haydn: «L’attuale triennio 2018-2020 si era aperto con una valutazione lusinghiera nel 2018 del progetto artistico complessivo: 35 trentacinquesimi, ossia il valore massimo attribuibile. La riconferma di tale punteggio artistico nel 2019 riaccende la nostra stima per l’ottimo operato del direttore artistico Emanuele Masi e la fiducia nelle scelte strategiche». Il punteggio assegnato dal ministero aggiunge al riconoscimento di rilevanza artistica, anche una quota significativa di punteggio per «dimensione quantitativa» e «qualità indicizzata», ossia quegli indicatori oggettivi che un algoritmo determina in base a dati numerici rispondenti a fattori quali ampliamento del pubblico e vendita di biglietti, capacità di reperire risorse private, efficienza gestionale, impiego di giovani artisti e tecnici, numero di spettacoli e di compagnie ospitate.