Apocalypse Now, dopo 40 anni arriva la «versione perfetta» secondo Francis Ford Coppola
Nel 1979, 40 anni fa usciva nelle sale cinematografico uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, Apocalypse Now, considerato il più grande film sulla guerra in Vietnam. Quarant’anni dopo quello stesso film, diretto da Francis Ford Coppola, esce in una nuova versione, restaurata ed in 4K. E nelle sale italiane il prossimo autunno distribuito dalla Cineteca di Bologna.
«Apocalypse Now-Final Cut», ossia il montaggio finale, è stato presentato per la prima volta la primavera scorsa al Tribeca Film Festival di New York ed ha una durata di poco oltre tre ore, più lungo quindi della versione originale.
Dopo un’anteprima italiana in Piazza Maggiore a Bologna per il festival del Cinema Ritrovato a fine giugno, ha aperto ieri sera il Mantova FilmFest.
Apocalypse Now-Final Cut è il film che Coppola stesso ha definito la «versione perfetta». Era infatti convinto che la versione originale del 1979 fosse troppo tagliata e mentre «Redux» (una versione non integrale) risultasse troppo lunga. Così ha deciso di rimettere mano non solo al montaggio, ma anche di restaurare suono e immagine a partire dal negativo originale.
Il film vanta un cast eccezionale con Martin Sheen, Marlon Brando, Dennis Hopper, Robert Duvall, Harrison Ford e inizialmente avrebbe dovuto essere girato nel 1970 da George Lucas, mentre era ancora in corso il conflitto nel Vietnam. Le scene furono girate nelle Filippine e si dice anche che durante le riprese del film, anche a causa dello stress psicofisico, Coppola ebbe una crisi epilettica. Temeva anche che non venisse completato. Lui stesso investì molti soldi nella produzione e in tre diverse occasioni minaccio di volersi uccidere. Per completare il montaggio del film ci vollero ben due anni. «Dato che l’originale di Apocalypse Now non era solo lungo ma anche insolito nello stile e nella sostanza per un film dell’epoca - ha spiegato Coppola - abbiamo pensato di tagliare».
Il regista ha aggiunto che alcuni anni fa gli è capitato di guardarlo di nuovo e si è reso conto che il film era diventato più “contemporaneo”. «Aggiungiamoci - continua - che molti pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo materiale. Tutto questo ha condotto a quello che è stato poi chiamato “Apocalypse Now Redux”. In quella versione veniva ripristinato tutto ciò che era stato tagliato. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi vedere in circolazione, mi capitava spesso di pensare che l’originale del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è intitolata Apocalypse Now - Final Cut».