Auroro Borealo "apre" la sua folle biblioteca sonora alla Bookique di Trento
Si chiude oggi, venerdì 8 novembre, a partire dalle 19 negli spazi della Bookique, la quarta edizione del festival “Peso alle Parole” che indaga il lruolo di nuovi media e linguaggi contemporanei nella costruzione del nostro quotidiano. Ad aprire la serata “Sui giovani d’oggi ci verso su” con le poesie di Davide Passon e Sir& the Ivanoe per una performance realizzata in collaborazione con Trento Poetry Slam mentre alle 21 spazio al concerto “La biblioteca di Auroro Borealo” aperto da Yomer. Dopo due dischi acclamati dai fan e dalla critica, Rockit.it ha eletto quest’anno il cd “Adoro Borealo” addirittura come “disco del secolo” Auroro Borealo porta la sua musica bizzarra anche a Trento.
I concerti del tour “Specialone” sono eventi completamente diversi tra loro, dal tema della serata alla scaletta, quindi irripetibili e ricchi della sagace ironia di un performer capace di coinvolgere il pubblico. Bresciano, classe 1984, Auroro Borealo, al secolo Francesco Roggero, è un cantautore che si ispira anche a Skiantos e Frank Zappa. Dopo aver suonato in diversi progetti fra la musica demenziale e punk, leggasi i Superamici dell'Ochetta Sbarazzina e Da Rozzo Criù, Francesco trova la sua strada, insieme al gruppo “I Capelli Lunghi Dietro”, una band la cui strana capigliatura è omaggio alla moda anni ’80, lasciando spazio al suo alter ego Auroro Borealo definito: “Un autore che non sa scrivere e un cantante che non sa cantare”.
Proprio il cantautore ha raccontato così il suo ultimo cd: <”Adoro Borealo” parla di cose molto stupide in maniera molto seria, o meglio è un disco che parla di cose molto serie in maniera molto stupida. Segna una svolta nella mia carriera per tre motivi: perché sono canzoni vere senza riempitivi, perché non ci sono parolacce e perché rendendomi conto di essere un terribile cantante ho chiesto aiuto ad amici e ospiti per cantarle>.