Fiorello alla fine dice sì «Farò Sanremo con Amadeus preparo mutande presentabili»
“Che faccio? E’ pesante fare Sanremo... Te ne dicono di tutti i colori... Non ho il carattere giusto, eppure l’ho fatto. Amadeus mi ha convinto e mi convincerà pure stavolta... Potrebbe essere l’ultima cosa. Faccio Sanremo, come va va, e chiudo la carriera”: con la testa tra le mani, dopo aver chiuso una lunga diretta su Instagram con Amadeus, Fiorello si lascia andare a questa riflessione e aggiunge: “Mica devo andare avanti fino ad 80 anni. Ho fatto pure troppo. Largo ai giovani. Chiudo e basta”.
Riflessioni da clausura forzata per l’emergenza coronavirus, pensieri intorno ai 60 anni imminenti (il compleanno sarà il 16 maggio) o una delle sue boutade? A Fiorello piace sorprendere e cambiare continuamente le carte in tavola.
Già nel 2017, in un’intervista esclusiva all’ANSA, annunciò la chiusura di Edicola Fiore su Sky e il ritorno in Rai parlando dell’idea di fare “un ultimo show”, un varietà di seconda serata intitolato ‘L’Ora del Rosario’. Poi il progetto saltò e nacque una nuova idea sperimentale, “Viva RaiPlay”, prima del Sanremo dei record al fianco di Amadeus. Ora il palco dell’Ariston potrebbe rivedere i due amici ancora insieme per il Festival 202. A sentirli su Instagram sembra già cosa fatta. Fiore chiede una promozione all’Ariston: “Tu sei il presidente del Consiglio, io sono il Di Maio del festival”. E poi: “Sarebbe bellissimo avere Vasco Rossi la prima sera che fa un’irruzione sul palco con ‘Vita spericolata’” ma anche “richiamare Bugo e Morgan”, dice Fiorello, prima di lanciare, dopo la reunion dei Ricchi e Poveri, la proposta di “ricongiungere Benji & Fede, gli 883 e i Lunapop”.
Anche Vincenzo Mollica non potrà mancare con il suo “balconcino”, si dicono i due amici, pronti a candidare al ritorno all’Ariston (La standing ovation a Sanremo 2020) il giornalista del Tg1, decano del Festival, in pensione da poco.
Amadeus racconta di avere partecipato ieri ad una riunione per presentare l’inaugurazione del Ponte di Genova a luglio. La metafora del ponte è il ‘la’ per iniziare a parlare del Festival, “un ideale collegamento - dice Ama - tra l’ultimo momento felice di aggregazione e il prossimo”. Dopo mesi senza concerti, osserva Fiorello, “vorranno venire tutti a Sanremo”. Il primo pensiero è per l’amico Jovanotti, ma Ama è cauto: “Credo che i cantanti abbiano bisogno di un progetto. Speriamo che ci sia”.
Tra il serio e il faceto, la diretta va avanti per circa 40 minuti e Fiorello strappa la promessa definitiva ad Amadeus. “Se dovessi venire a Sanremo, tu faresti tutto quello che ti chiedo, anche abbassarti i pantaloni?”, chiede Fiore. “Sì, giuro, lo faccio, qualsiasi cosa”, risponde ridendo Ama. Lo showman non se lo fa dire due volte. Affare fatto. “Allora - conclude divertito - prepara mutande presentabili con la scritta Ariston”.