Tabloid Usa, «aria di divorzio tra George Clooney e Amal»
Aria di divorzio tra George Clooney e Amal Alamuddin? La coppia più bella di Hollywood si sarebbe incrinata, secondo il "National Enquirer", tabloid scandalistico dalla reputazione non particolarmente affidabile ma le cui rivelazioni rimbalzano frequentemente sulle pagine rosa di siti e giornali. Ed ecco dunque che, secondo il rotocalco in vendita alle casse dei supermercati, George avrebbe cominciato a vedere altre persone ed avrebbe invitato altri uomini a tenergli compagnia.
Sempre secondo il "National Enquirer" la coppia sarebbe addirittura entrata nel giro degli scambisti. Tutte "rivelazioni" smentite come "risibili" da amici dei Clooney su "Gossip Cop", un sito che passa al vaglio la stampa rosa per distinguere informazioni vere da "fake news". Non è la prima volta che voci di divorzio, peraltro sempre smentite a parole o nei fatti, circolano sul conto dell'attore e della bella avvocatessa per i diritti umani, sposati dal 2014 e da due anni genitori di una coppia di gemelli, Ella e Alexander. In maggio, sempre sulla stampa rosa, era girata la voce che Clooney e Amal avessero cominciato a dormire in camere separate, tra illazioni di separazioni a colpi di centinaia di migliaia di dollari.
Più di recente il "Globe", un altro rotocalco da supermercato, aveva sostenuto che il lockdown avrebbe creato irriconciliabili dissapori tra marito e moglie: con George che si lamenterebbe di essere comandato a bacchetta da Amal, mentre l'avvocatessa considererebbe soffocante e noioso tenere in ordine la magione di famiglia. Vere o false che siano le voci, Clooney è da tempo nel mirino della stampa scandalistica e in particolare del "National Enquirer", il più famoso nel suo genere per gli "scoop" veri o presunti sulla vita privata dei vip, ma anche per la pratica di "comprare" i diritti su storie scandalistiche in modo da evitare che vengano alla luce.
Il tabloid è proprietà di un alleato di Donald Trump, David Pecker, e Clooney, tra i divi di Hollywood, è uno dei più articolati nelle critiche al presidente. L'ultima mossa è di questi giorni: George ha aperto il portafogli donando "a nome della sua famiglia" 500 mila dollari alla Equal Justice Initiative: una risposta - ha spiegato il divo al settimanale People - all'affermazione di Trump, in un'intervista al Wall Street Journal, di aver reso "molto famosa" la ricorrenza di "Juneteenth", la festa che da decenni celebra negli Usa l'abolizione della schiavitù.