Music Factory: sabato alle 20.30 on line la prima del video con le note di El Paso Four e Blurred Shadows
C'è anche Cristiano Dalla Pellegrina, il batterista dei Negrita, fra i musicisti che hanno dato il loro contributo sonoro alla registrazione del video “Music Factory 2020” . Un momento live all'insegna del rock che verrà proposto oggi alle 20.30 sulla piattaforma digitale per lo spettacolo trentino Retroscena (www.retroscena.org) e sarà visibile on line per 48 ore. Si tratta di un'iniziativa ideata e promossa da Anima Mundi Creativity Factory in collaborazione con il Comune di Trento, l'Ufficio Politiche Giovanili e il Centro Musica di Trento che ha ospitato l'evento. Le immagini saranno quelle di Fausto Bonfanti (direttore artistico di Anima Mundi) che intervistando il giornalista Mariano Marinolli racconta la storia del rock, intervallato da momenti live e interviste ad altri artisti ed ospiti.
Sul palco del Centro Musica ci saranno alcuni noti musicisti della scena trentina uniti in una superband che vede per la prima volta insieme Charley Deanesi, Cristiano Dalla Pellegrina, Michele Bazzanella e Giovanni Betti,in arte Johnny B. Ducktails, denominati, per l'occasione “El Paso Four”. Nella loro scaletta anche “Dancing” di Chris Isaak, “Suspicious minds” di Elvis Presley e “After dark” di Tito y Tarantula canzone tratta dalla colonna sonora del film “Dal tramonto all’alba”. On stage anche la band dei The Blurred Shadows, guidata dalla voce di Alex Boller, che suoneranno brani di John Fogerty “Premonition” e targati Neil Youngcome “Like a Hurricane” e “My my, Hey Hey”.
<Music Factory 2020 – spiega all'Adige Bonfanti - vuole tenere viva la fiamma dell’evento live saltato a causa della situazione sanitaria che si sarebbe dovuto svolgere la scorsa estate al Parco di Melta in due giornate. Da qui lo spunto per questo video con il desiderio e l'impegno di tornare quanto prima alla dimensione live>. Il filo conduttore delle immagini è quello del rock con le sue mille forme d'arte e creatività che si sono mescolate fino a creare qualcosa di unico ed irripetibile, come nella San Francisco hippie, nella Londra punk, nella Seattle del grunge senza dimenticare la Milano del Parco Lambro. <Il nostro – sottolinea Fausto Bonfanti - è un racconto tra parole e musica, tanta musica, anche del rock che si fa poesia attraverso i testi e le note di Bob Dylan, Leonard Cohen, Jim Morrison e Lou Reed>-