Franceschini, traffico d'arte sarà tema del G20
ROMA - "Pompei continua a stupire con le sue scoperte, e sarà così ancora per molti anni con venti ettari ancora da scavare". Il ministro della cultura Dario Franceschini applaude alla nuova scoperta di Pompei, dove negli scavi della villa di Civita Giuliana è stato ritrovato un prezioso e unico carro cerimoniale che il mondo romano riservava alle elites.
E sottolinea l'importanza scientifica della scoperta, ma anche il suo stretto legame con la lotta alla pirateria culturale e al traffico di beni culturali. Un tema davvero caldo, dice all'ANSA il ministro, "e che sarà centrale nel prossimo G20 della cultura ospitato a Roma". Perché la storia di questa ennesima scoperta, sottolinea Franceschini, è anche la storia dell'impegno della procura Torre Annunziata e dei carabinieri dei beni culturali che hanno sempre affiancato i magistrati. Lo strepitoso pilentum, decorato in bronzo e stagno, "si è salvato per un soffio dai tombaroli", aveva spiegato prima di lui il direttore uscente del Parco Massimo Osanna. E un altro carro - chissà forse altrettanto importante per la conoscenza del mondo antico - è purtroppo andato perduto (è emerso dal processo attualmente in corso) trovato e rivenduto dai tombaroli, che prima dell'intervento delle forze dell'ordine avevano scavato decine e decine di metri di cunicoli, razziando e devastando una bella parte di questa grande villa romana alle porte di Pompei.
"Un plauso e un ringraziamento- conclude- al Parco Archeologico di Pompei, alla Procura di Torre Annunziata e ai Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale per la collaborazione che ha scongiurato che reperti così straordinari fossero trafugati e illecitamente immessi sul mercato". Una scoperta importante, aggiunge ancora il ministro, "perché dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo e contemporaneamente si può fare ricerca, formazione e studi, il nuovo direttore Gabriel Zuchtriegel valorizzerà questo impegno".