L’idea di Sgarbi: i film della Mostra di Venezia al Mart 24 ore dopo
Il presidente del museo lancia il progetto «Life on Mart» per settembre, dalla Laguna a corso Bettini le pellicole in anteprima
ROVERETO. Mai un attimo di quiete, dalle parti del Mart: neanche il tempo di rodare le ultime mostre inaugurate (oggi sono esposte, oltre alla collezione permanente, opere di Botticelli, Picasso, De Chirico, Dalì, Raffaello e Boldini) che il presidente Vittorio Sgarbi alza ancora l'asticella. E lancia per il prossimo settembre il progetto "Life on Mart", che porterà all'auditorium Melotti i film della mostra del cinema di Venezia: a 24 ore dalla proiezione in laguna, le pellicole saranno replicate in città.
Troppo grossa? Ma ormai troppe volte Sgarbi ha mantenuto quanto promesso, anche quando ai più le sue uscite mirabolanti sugli artisti da portare sotto la cupola sembravano boutade più che piani programmatici. Quindi, prepariamoci per il prossimo settembre ad avere in corso Bettini una succursale del Lido.«L'idea mi è venuta all'inaugurazione della mostra di Botticelli - spiega Sgarbi -, quando mi sono reso conto che l'auditorium Melotti è sottoutilizzato. Quindi, stiamo preparando un programma molto ricco di eventi da settembre a giugno prossimi: cinema, teatro, incontri. Sto già lavorando con il centro Santa Chiara e la Biennale di Venezia, che organizza la mostra del cinema».
Ed è nel solco dell'apertura del Mart a nuove forme d'arte e collaborazioni, che Sgarbi peraltro ha sempre promosso, dotandosi addirittura di uno "scout" apposito nella persona di Franco Panizza per esportare il museo nel resto del Trentino, che il progetto di aprire la piazza di Botta ai giardini Fedrigotti si farà. Di nuovo, parola di Sgarbi.
«Il prossimo 17 giugno abbiamo cda - spiega -, e il tema sarà all'ordine del giorno. Io sono assolutamente favorevole, e la cosa si farà. Toccherà trovare una persona cui affidare il progetto, perché ci sia qualcuno cui chiedere conto. Pensavo all'ex assessore comunale alla Cultura Tomazzoni. Comunque, la polemica sul presunto "congelamento" del progetto non sta in piedi. Perché se per ora non si è andati avanti su questo fronte, è solo perché nell'anno della pandemia abbiamo lavorato più alacremente alla definizione del contenuto del Mart, e il risultato di questo lavoro sono le eccezionali mostre di oggi, rispetto al contenitore. Ma la mia valutazione del progetto di oggi è la stessa che diedi quando mi informarono per la prima volta della sua esitenza: sono del tutto favorevole, e non potrebbe essere altrimenti. L'apertura del Mart alle contaminazioni, alle collaborazioni ed alla città è un carattere fisiologico del museo, ed anche mio. Parlerò con Fugatti per dare un'accelerazione a questo progetto, e metteremo ad un tavolo Provincia, Comune e Università».
Quindi, si prepara un cda parecchio ricco per il 17 giugno prossimo. Al tavolo dei consiglieri (gli altri sono Silvio Cattani, vicepresidente, e Dalia Macii) oltre all'abbattimento del diaframma tra la piazza del Mart e i giardini Fedrigotti e la programmazione di "Life on Mart" ci sarà anche un cospicuo piano di promozione delle attuali mostre del Mart in Germania. «Perché Botticelli e Raffaello sono gli artisti preferiti in Germania, e perché così portiamo qui i turisti dal lago di Garda, dove peraltro mi piacerebbe arrivare come presidente del Mag (Museo Alto Garda, ndr). Ho già in mente la prima mostra: "Il Rinascimento sul Lago"».Se Sgarbi dovesse mai arrivare anche a quella poltrona, già sappiamo cosa farà.