Il mega-concerto di Vasco, i soldi della Provincia, i dubbi. E Cia chiede «Sicuri che la Corte dei Conti non abbia nulla da dire?»
Dopo l’annuncio in pompa magna (senza coinvolgere il Comune di Trento), il consigliere Manica del PD presenta un’interrogazione. Ma anche da Fratelli d’Italia arriva la stoccata: «La Provincia si sostituisce agli organizzatori privati»
DATE E' già febbre per i biglietti (ma prima il fan club)
L'ANNUNCIO Si fa all'area san Vincenzo
TRENTO. Vasco Rossi a Trento in maggio dell’anno prossimo. Entusiasmo dei fan, grandissimo sforzo organizzativo della Provincia, il presidente Fugatti che si spende in prima persona. Ma anche le prime critiche politiche.
Il consigliere Alessio Manica (Pd) ha depositato ieri un'interrogazione rivolta alla Giunta provinciale di Trento per sapere quale valutazione di ordine politico ed economico ha spinto l'esecutivo a sostenere un concerto di Vasco Rossi a Trento per il maggio del 2022, e con quali costi.
Nel documento si chiede anche la ragione per cui il Comune di Trento è stato coinvolto solo all'ultimo minuto ed in modo del tutto marginale, quale destino avrà l'attuale centro vaccinale, quali grandi eventi sono programmati per il prossimo triennio e cosa si intende per "Trentino music arena", l'ipotetica struttura per 100.000 persone che dovrebbe ospitare lo spettacolo in località San Vincenzo, a Trento.
«Ci separano solo nove mesi dalla fausta data ed è appunto per questa ragione, probabilmente, che la Giunta si è rivolta ad un team di esperti costruttori stranieri, anche alla faccia del motto "prima i trentini”, dimenticando che qualche buon diavolo c'è anche qui», ha scritto Manica nell'interrogazione.
Ma non è solo l’ìopposizione a farsi delle domande. «Un concerto di Vasco Rossi in Trentino è sicuramente una bella notizia" scrive il consigliere Claudio Cia (Fratelli d'Italia). ì«Un evento in grado di dare al nostro territorio un'importante vetrina mediatica e un indotto economico per le attività che verranno coinvolte in questa iniziativa». Ma… c’è un ma…
«Un concerto promosso non da imprenditori del settore presenti sul nostro territorio - prosegue il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia- ma dalla Pat che, in posizione di forza, può contare su contatti, strumenti e risorse per la sua realizzazione. Non sappiamo quanti soldi pubblici verranno impiegati per l’evento, ma ci chiediamo se tra i compiti della Pat ci sia anche quello di promuovere e organizzare concerti, o non piuttosto quello di adoperarsi per facilitare e creare condizioni perché a farlo sia l’imprenditoria privata del settore. E siamo certi che la Corte dei conti non abbia nulla da obiettare su quanto fatto e quanto verrà speso dalla Pat? Tanto più in questo momento di particolare difficoltà economica che attanaglia tante famiglie e imprese», conclude Cia.