Sgarbi sbarca al Mag di Riva: «Qui faremo grandi cose, che al Mart non posso fare»
Il parlamentare, sindaco e curatore ha già tutto in mente, a cominciare dalla prima mostra (da un museo tedesco attualmente chiuso). Ed oggi lo spiegherà al «suo» consiglio di amministrazione che non ha ancora mai incontrato
RIVA DEL GARDA. Poche ore dopo aver incassato la firma di Cristina Santi sul decreto ufficiale di nomina a presidente del Mag, il neo presidente del Museo Alto Garda Vittorio Sgarbi già riesce a far parlare di Riva e del suo museo sulla stampa specialistica nazionale.
Lo fa – su Artribune – con l'entusiasmo e la competenza che gli sono riconosciute e con i toni che ne fanno uno dei personaggi più noti in ambito culturale in Italia: «Vedrete, a Riva faremo una mostra colossale, una cosa che al Mart di Rovereto non avrei potuto proporre perché il calendario delle esposizioni è già completo e perché l'evento che invece voglio portare al museo rivano deve svolgersi per forza di cose entro quest'anno. Andremo a prendere in prestito le opere di un grande museo tedesco che nei prossimi mesi sarà chiuso, realizzando una mostra i cui contenuti presenterò a breve al nuovo consiglio d'amministrazione».
Cda i cui componenti Vittorio Sgarbi incontrerà per la prima volta proprio in quella occasione conoscendo così la squadra con la quale dovrà lavorare a Riva (lo compongono Laura Pignattari, Vittorio Colombo, Matteo Arcese e Ruggero Morandi. «Li informerò dei miei progetti, i tempi sono molto stretti, voglio aprire prima di Pasqua» conferma il critico d'arte.
L'intenzione è anche quella di intercettare un tipo di pubblico che è più difficile portare al Mart: il turista, anche tedesco. «I numeri che può fare il Garda potranno essere utili anche per il Mart a Rovereto. Penso a un biglietto cumulativo che stimoli i visitatori a far tappa in entrambi i musei. gemellando di fatto le due città».
Tra Riva e Rovereto la grande esclusa potrebbe essere Arco. Ma Vittorio Sgarbi, che ha incontrato di recente il sindaco Alessandro Betta, usa toni concilianti: «Conosco la posizione critica dell'amministrazione arcense, ma quando ho incontrato il sindaco ha detto di stimarmi e mi ha raccontato che da ragazzino guardava "Sgarbi Quotidiani" - racconta il presidente del Mag - mi ha anche invitato ad Arco a vedere l'ultima opera di Segantini acquisita dal Comune».
Quanto al mancato rinnovo della convenzione, che di fatto stacca il Museo Civico in Rocca dalla Galleria Segantini a Palazzo Panni, Sgarbi sembra voler superare l'ostacolo: «Io da sempre sono per le annessioni, figurarsi se voglio perdere Segantini...».