Spettacoli / Musica

Sanremo, stasera tutti i cantanti in scena e via al televoto. Emozioni e risate ieri sul palco con Zalone e Lorena Cesarini. Omaggio a Monica Vitti

Dopo la seconda serata che ha completato le esibizioni, il voto della sala stampa premia Elisa, molto applaudita ieri sera dal pubblico dell'Ariston. La giovane attrice di colore, noto volto della serie "Suburra", piange sul palco parlando del razzismo: "Ho scoperto che non è vero che sono una ragazza italiana come tante, ma resto nera". La superospite musicale è stata Laura Pausini

PAGELLE Checco Zalone tornado, Elisa e Emma al top
PRIMA SERATA Sanremo decolla con Fiorello in versione "booster" e l'energia dei Måneskin

SANREMO. Elisa in testa, seguita da Mahmood & Blanco, dopo il voto della sala stampa al festival di Sanremo.

Stasera saliranno sul palco tutti gli artisti in gara e scatterà il televoto.

Ieri, dopo il "booster" Fiorello di martedì, è toccato a Checco Zalone.

La favola politicamente scorretta con cui rilegge Cenerentola in chiave anti-omofoba, la satira sul maschilismo di Amadeus, il rap sui disagi di chi è "poco ricco", la canzone dei virologi preoccupati per la fine della pandemia che ha fatto la loro fortuna: l'irriverenza di Zalone colpisce e strappa applausi.

  • AMADEUS Va liscio come un treno, la cui corsa ormai è partita. Prossima stazione: sabato sera. Certo, senza il fidato Ciuri si lascia meno andare alla spontaneità, ma è comunque una spalla che funziona anche con Checco Zalone. Dirige il traffico tra ospiti che vanno e che vengono. Insomma, è il bravo conduttore al posto giusto. VOTO: 7
  • LORENA CESARINI L'idea c'era. Un monologo sul razzismo, che la giovane attrice, padre italiano madre senegalese vive sulla sua pelle tutti i giorni (e anche stasera sui social gli insulti si sono sprecati). Però, vuoi l'emozione, vuoi la lunghezza dell'intervento, vuoi che spezza la gara, risulta poco efficace. VOTO: 6
  • CHECCO ZALONE La prima volta del comico all'Ariston. Finora il festival lo aveva sempre evitato come la peste. Ma all'appuntamento non stecca, e usa la sua comicità satirica e paradossale contro l'italiano medio per attaccare omofobi e virologi presenzialisti. VOTO: 7
  • RA PAUSINI La lingua a cammello non manca mai l'appuntamento con il festival di Sanremo. Sempre e ancora emozionata, anche dopo 30 anni. VOTO: 7
  • SANGIOVANNI - Farfalle Da Amici a Sanremo in un anno, passando per 17 dischi di platino e la canzone più ascoltata del 2021. Tra i più amati dai giovani, porta all'Ariston la freschezza (e i tormenti) dei suoi neanche 20 anni. Parte bene, e si farà. VOTO: 6,5
  • GIOVANNI TRUPPI - Tuo padre, mia madre, Lucia Chitarra e canotta nera, Giovanni Truppi non ha bisogno di orpelli. Quello che conta è la canzone, da chansonnier raffinato quale è. Chissà se il festival saprà apprezzare. VOTO: 6,5
  • LE VIBRAZIONI - Tantissimo L'unica band e gli unici rockettari di quest'anno. Però qualcosa non funziona e i problemi di audio, e forse anche l'assenza di Beppe Vessicchio, penalizzano l'esibizione. Merito a loro per l'omaggio sulla cassa della batteria a Stefano D'Orazio. VOTO: 5,5
  • EMMA - Ogni volta è così Magari ogni volta fosse così... una Emma intensa, che sperimenta ed esce dalla sua comfort zone, fino a commuoversi lei stessa. E una rivendicazione del girl power con Francesca Michielin alla direzione dell'orchestra. VOTO: 7,5
  • MATTEO ROMANO - Virale Fenomeno di TikTok inizialmente sembra un po' fuori posto su quel palco. Occhi da cerbiatto nell'arena dei leoni, ma sa il fatto suo e porta a casa la sufficienza. VOTO: 6+
  • IVA ZANICCHI - Voglio amarti La canzone non è all'altezza della storia di Iva, con tre festival vinti nel palmares, ma lei, una voce ancora potente e limpida, merita comunque la standing ovation dell'Ariston non fosse che per i suoi 82 anni splendidamente e sfrontatamente portati. VOTO: 6
  • DITONELLAPIAGA & RETTORE - Chimica Si divertono, e si vede. E nella testa risuona già il Chi-Chi-Chi contagioso e alla ricerca di leggerezza. Altro brano che si candida a tormentone del festival. VOTO: 7+
  • ELISA - O forse sei tu Classe, eleganza, una voce che incanta. E un mondo magico in cui entrare in punta di piedi. Ha atteso più di 20 anni per tornare a Sanremo in gara, ma è valsa la pena aspettare. VOTO: 8,5
  • FABRIZIO MORO - Sei tu Meno urlato del solito, veterano del festival, porta se stesso, i suoi dubbi, le sue paure, la sua capacità di racchiudere tutto in un brano. VOTO: 7-
  • TANANAI - Sesso occasionale In arrivo dai Giovani di Sanremo, non sembra particolarmente a suo agio, è imperfetto nell'esecuzione e il brano non lo aiuta troppo. VOTO: 5-
  • IRAMA - Ovunque sarai Niente più smart working per lui. Dopo l'ultimo festival visto da una stanza d'albergo, deve prendersi la rivincita. Il pezzo prova ad andare oltre quello che ci si aspetterebbe da lui. La rete da pesca al posto della camicia non fa media (per sua fortuna). VOTO: 6,5
  • AKA 7EVEN - Perfetta così Ci prova, ma non riesce a sfondare la quarta parete. VOTO: 5,5
  • HIGHSNOB & HU - Abbi cura di te Sono un po' gli alieni del festival, e loro sembrano sguazzarci. Non vanno per vincere, ma per dire che una musica diversa è possibile. VOTO: 6,5

Le pagelle della seconda serata del Festival: Checco Zalone tornado, Elisa e Emma al top

Le pagelle della seconda serata del Festival di Sanremo: Amadeus rassicurante, Elisa al vertice della classifica, Emma girl power anche sul palco

Al suo debutto al festival, il comico pugliese entra dalla dalla galleria ("Sto qui, con la gente vera, con il popolino") e mette subito alla berlina Amadeus: "Sono un ragazzo di provincia, vengo da un piccolo paese, da Capurzo. Mi merito tutto questo? Poi vedo te e dico 'sì, me lo merito'. Grazie, perché ci fai sentire tutti geni".

Tra le conduttrici, nota l'attore, "manca una scema, l'italiano medio ci è rimasto male".

"Un giorno - insiste - Amadeus capirà che la donna può stare un passo in avanti, ma è un uomo di un'altra epoca, non possiamo condannare il suo maschilismo endemico. I tempi stanno cambiando, ma i pregiudizi non possono essere scrostati dal detersivo, possiamo però insegnare ai giovani che esiste l'amore universale".

E così, accompagnato dal conduttore, ormai spalla perfetta e voce narrante al leggio, racconta la sua storia ambientata in Calabria, con il trans brasiliano Oreste innamorato del principe ma osteggiato dal re omofobo.

"Stiamo facendo servizio pubblico", graffia Zalone.

Rilegge Mia Martini con 'Che ipocrisia nell'universo' e conclude con l'ennesimo doppio senso: "Se ci sono denunce, querele, interrogazioni parlamentari, il foro di competenza è di Amadeus".

Poi lo saluta con un 'buon licenziamento'.

C'è spazio ancora per il rap di Ragadi, accompagnato dai producer Cisty e Fellea, sui disagi del "poco ricco", che ha "un padre eccezionale che va a puttane dentro il Bosco verticale" e pensa "il duomo lo compro io, si può sfrattare Dio".

E per Oronzo Carrisi, il virologo cugino di Al Bano, che spiega come il virus abbia "cambiato la vita" ai virologi e canta 'Pandemia ora che vai via'.

Social divisi tra plauso, risate e 'nostalgia' di Fiorello.

Dopo un debutto premiato da 11 milioni di spettatori, il festival si apre con la standing ovation dell'Ariston per Monica Vitti.

Poi sul palco arriva Lorena Cesarini: minuta, emozionata fino alle lacrime, l'attrice di Suburra, nata 35 anni fa a Dakar da mamma senegalese e papà italiano e cresciuta a Roma, racconta l'odio degli hater che l'ha colpita da quando Amadeus l'ha scelta per Sanremo: "Ho scoperto che non è vero che sono una ragazza italiana come tante, ma resto nera". E legge un brano da Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar Ben Jelloun.

"Il razzismo è la cosa meglio diffusa tra la gente", ma "non ha base scientifica, perché esiste un solo genere umano, un uomo è uguale a un uomo" e "quando uno riesce a uscire dalle sue contraddizioni fa un passo verso la libertà".

La superospite musicale è Laura Pausini, veterana dell'Ariston ma sempre con la lingua a cammello per l'emozione, che propone Scatola, brano guida del film Amazon Original sulla sua vita, 'Laura Pausini - Piacere di conoscerti'.

Poi intona I have a dream degli ABBA, mentre sul palco entrano anche Mika e AlessandrDopo le prime due serate del festival, questa la prima classifica generaleo Cattelan (atteso dal 18 marzo su Netflix con Una semplice domanda), suoi prossimi compagni di avventura alla guida dell'Eurovision Song Contest.

In gara sfilano altri tredici big.

Apre Sangiovanni, in completo rosa, con Farfalle e rilancia il Fantasanremo convincendo Amadeus ad urlare la parola 'papalina' al pubblico - punti accumulati per i fantagiocatori - imitato poi da altri cantanti.

Nel festival 'di tutti' che alterna stili e registri arriva Giovanni Truppi che ha scelto una canottiera nera per l'esordio al festival con Tuo padre, mia madre, Lucia.

Le Vibrazioni cantano Tantissimo e rendono omaggio a Stefano D'Orazio. Emma convince con Ogni volta è così, si commuove - anche lei - e alla fine abbraccia Francesca Michielin che ha voluto a dirigere l'orchestra.

A rappresentare la generazione TikTok c'è Matteo Romano, con l'emozione dei suoi 19 anni (Virale), in quota 'oldies' la leonessa Iva Zanicchi che fa la scala a metà ("Ieri sono caduta") e canta Voglio amarti.

Si scatenano Ditonellapiaga e Rettore con Chimica; incanta Elisa, avvolta in una abito nuvola color latte, che 21 anni dopo la vittoria torna al festival con O forse sei tu.

Tananai, da Sanremo Giovani, canta Sesso occasionale, poi arriva in carne e ossa Irama, l'anno scorso costretto alla quarantena, con Ovunque sarai.

Chiudono la gara i debuttanti Aka7even (Perfetta così) e la coppia Highsnob e Hu (Abbi cura di te).

Dopo le prime due serate del festival, questa la prima classifica generale dei 25 big in gara, in base al voto della sala stampa: Elisa, Mahmood & Blanco, La Rappresentante di Lista, Dargen D'Amico, Gianni Morandi, Emma, Ditonellapiaga e Rettore, Massimo Ranieri, Irama, Fabrizio Moro, Giovanni Truppi, Noemi, Sangiovanni, Michele Bravi, Rkomi, Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Matteo Romano, Highsnob & Hu, Giusy Ferreri, Iva Zanicchi, Aka 7even, Le Vibrazioni, Yuman, Tananai, Ana Mena.

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