Concerto di Vasco, Vigili urbani e Vigili del fuoco minacciano lo sciopero. Il questore: «I servizi di emergenza vanno garantiti»
«Ordini calati dall’alto, ferie e permessi sospesi», i sindacati non ci stanno. E per il prefetto «una situazione così non era mai capitata»
TRENTO. I vigili del fuoco del corpo permanente hanno proclamato la mobilitazione. E questo primo passo verso lo stato di agitazione, che può sfociare in uno sciopero, lo hanno fatto anche gli agenti della polizia locale di Trento.
Circa trecento professionisti, complessivamente, che potrebbero incrociare le braccia proprio in occasione del concerto di Vasco Rossi del prossimo 20 maggio, uno straordinario evento che comporta un servizio di sicurezza e di ordine pubblico che, forse, in Trentino non si era mai visto.
Ora la palla passa a Provincia e Comune, a cui le organizzazioni sindacali chiedono tavoli di confronto urgenti per risolvere la questione perché, in caso le trattative si arenassero, lo sciopero potrebbe venire confermato. Uno scenario ancora lontano, ma che comporterebbe una revisione complessiva della macchina organizzativa per quanto riguarda l'ordine pubblico.
«Una cosa del genere non è mai successa» spiega il questore Alberto Francini, invitando a tenere i piedi per terra. «Innanzitutto i servizi essenziali in tema di sicurezza vanno garantiti - prosegue - Anche i servizi strettamente legati alla viabilità, a prescindere dal concerto di Vasco Rossi, devono essere mantenuti. Credo che porsi degli interrogativi adesso sia prematuro. Vediamo che succede, perché una situazione tale non è mai capitata a livello nazionale. È comprensibile che in occasioni come questa, in cui c'è molta attenzione all'evento, le organizzazioni sindacali avanzino le loro rivendicazioni di carattere contrattuale e in materia di sicurezza. Certo, se si dovesse arrivare allo sciopero si valuterà come procedere, ma al momento questi interventi dei sindacati non sono altro che finalizzati a sottoporre all'attenzione della amministrazioni i problemi, per migliorare le condizioni di servizio».
Gli ordini - calati dall'alto senza un confronto, come sostengono i sindacati - hanno imposto lo stop a ferie, permessi e ore di recupero per una settimana. Sia i vigili del fuoco del corpo permanente che gli agenti della polizia locale non si sono mai tirati indietro nell'offrire il proprio contributo per il buon funzionamento degli eventi, ma le richieste per il concertone rappresentano la "goccia che ha fatto traboccare il vaso". «Crediamo sia superfluo ricordare quanto sia fondamentale il lavoro del Corpo di polizia locale per la sicurezza del nostro territorio, e quanto riteniamo sbagliato caricare ancora di attività questo personale» evidenzia Marcella Tomasi di Uil Fpl, spiegando che gli agenti - il cui riferimento è l'amministrazione comunale - non solo stanno subendo decisioni dall'alto mai condivise, ma ad un mese dal concerto di Vasco non hanno avuto ancora comunicazione dell'organizzazione della sicurezza in città.
Anche i vigili del fuoco del corpo permanente annunciano lo sciopero se non saranno trovate soluzioni. Tanti i quesiti posti all'attenzione della Provincia, a partire dalla sicurezza dei mezzi e dalle criticità della caserma, passando per il contratto che i pompieri permanenti da tempo chiedono che sia equiparato al trattamento dei colleghi del corpo nazionale dei vigili del fuoco. Ed in vista del concertone del 20 maggio saranno «tutti in servizio non per garantire la sicurezza di chi parteciperà al concerto, ma per intervenire nell'allestimento dell'area» come sottolineano Luigi Diaspro di Fp Cgil, Beppe Pallanch di Cisl Fp e Marcella Tomasi di Uil Fpl. «È forte la denuncia di questo personale - concludono i sindacalisti - che da sempre si occupa di emergenza nel nostro Trentino ma che, ad oggi, ritiene sia impossibilitato a rispondere al meglio alla sicurezza sul nostro territorio».