A Centrale Fies il 28 e 29 luglio le 19 performance a conclusione del percorso biennale della Roaming Academy
Centrale Fies si riconferma luogo di incroci di percorsi internazionali e novità,spazio aperto alle collaborazioni più inaspettate come con le accademie performative, collaborazioni in atto da anni come quella con l’Accademia di Belle Arti di Bruxelles
DRO. Assieme al Dai-Dutch Art Institute, Centrale Fies a Dro, ha deciso di aprire il passaggio rituale collettivo di fine anno, permettendo al pubblico di conoscere e fare esperienza degli esiti finali del master internazionale di Art Praxis. Il 28 e 29 luglio dalle 10 fino alle 20 ci sarà la possibilità di assistere a 19 performance a conclusione del percorso biennale della Roaming Academy. Una programmazione insolita, così come insolita la scelta di condividere col pubblico questo momento come racconta Barbara Boninsegna, Direttrice artistica eco-founder di Centrale Fies: “Sono giovanissimi gli artisti e le artiste che porteranno a termine questo percorso nei due giorni di apertura al pubblico, eppure le pratiche, le interconnessioni, gli immaginari e le tematiche che portano in scena hanno del sorprendente, oltre ad essere uno spaccato di come si stia muovendo ilmondo delle arti performative anche attraverso gli studi accademici”.
La Dutch Art Institute seleziona ogni due anni nuove leve dai background cosmopoliti e plurivoci: “La relazione di Centrale Fies - afferma Dino Sommadossi, Presidente di Centrale Fies - con università e accademie entra sempre più nel vivo, grazie non solo alla natura degli spazi di HyDro Dolomiti Energia, ma anche alla scelta del centro di ricerca di aprirsi a nuove connessioni, diventato punto di riferimento europeo per l’ecosistema delle pratiche performative live”.
Centrale Fies si riconferma luogo di incroci di percorsi internazionali e novità,spazio aperto alle collaborazioni più inaspettate come con le accademie performative, collaborazioni in atto da anni come quella con l’Accademia di Belle Arti di Bruxelles. Il progetto mira ad aprire i momenti di studio al pubblico, coinvolgendolo nella lettura dell’arte all’interno dei processi di sperimentazione e creazione, solitamente celati agli occhi dei più, per una sensibilizzazione rispetto al lavoro quotidiano del mondo dell’arte performativa e alla sua divulgazione susempre più ampia scala, locale, nazionale e internazionale.