Divieti / Sanzioni

Nuovo Codice della strada: subito un brusco calo dei consumi di alcolici nei locali, allarme degli esercenti

Roman: «Invito i locali a dotarsi di alcotest, così il cliente si regola». Problema taxi a Trento: «Spesso li chiamiamo, ma non ce ne sono disponibili»

LEGGE Tolleranza zero per chi guida ubriaco o mentre usa il cellulare
AVVOCATO Canestrini: "Nuovo Codice, accanimento autoritario”

di Fabio Peterlongo

TRENTO. Con il nuovo Codice della Strada calano le quantità di bevande alcoliche vendute e molti ristoratori ed esercenti sono preoccupati. Da alcune settimane è in vigore la nuova formulazione del Codice della Strada, voluto dal governo nazionale. Uno dei capitoli più sentiti è quello relativo alla guida dopo l'assunzione di alcolici.

La nuova norma non prevede novità in merito alle quantità di alcolici che si possono assumere: resta la soglia degli 0,5 g/L, sopra la quale si incorre in sanzioni di crescente gravità. Ciò che cambia sono le penalizzazioni: i conducenti trovati alla guida con tasso alcolemico dallo 0,51 allo 0,80 g/L, rischiano una multa compresa tra 573 e 2170 euro e avranno la patente sospesa per un periodo variabile da 3 a 6 mesi.

Insomma, un grosso spauracchio che porta molti consumatori a ridurre drasticamente la propria assunzione di alcolici, nel timore che il bicchiere "in più" possa portare a gravi sanzioni.

Tra gli esercenti preoccupati c'è Walter Botto, titolare del Caffè Tridente e del Bar Pasi in centro città: «Tra clienti e operatori non si sente parlare d'altro. Il problema è soprattutto sul finale del pasto, poco prima di mettersi alla guida, quando magari si è soliti consumare il limoncino o l'amaro, le persone se ne asterranno. Vediamo se cambieranno semplicemente i consumi e le persone opteranno per le bevande analcoliche, o se ci sarà un calo drastico dei frequentatori. Di sicuro, può essere molto impattante per la nostra categoria».

Sembra più sereno Nicola Malossini, titolare della Birreria Forst: «Non ho riscontrato grossi cambiamenti anche perché non sono cambiati i limiti nei tassi alcolemici, ma solo le pene. C'è un'iniziale titubanza, ma prevedo che presto cambieranno alcune abitudini, ci saranno più auto condivise. Dei nuovi limiti se ne sente molto discutere e c'è più apprensione, ma è giusto così, non si deve mettersi al volante brilli».

Federico Rigotti, gestore del Ca' dei Gobj e vicepresidente di Fiepet Confesercenti, nota un calo significativo nelle vendite: «Notiamo un calo del 30-40%. Un problema da affrontare è quello della scarsa disponibilità di taxi, li chiamiamo e spesso dicono che non ci sono vetture disponibili. Dovremmo pensare a offrire un trasporto a casa per persone che hanno esagerato con l'alcol, magari attivando una convenzione tra esercenti. Per fortuna il periodo è positivo, in città ci sono molti turisti, attratti soprattutto dai mercatini».

Il presidente di Fiepet Confesercenti Massimiliano Peterlana rimarca: «Sicuramente la nuova formulazione del Codice della Strada rallenterà i consumi, da un lato è un bene, ma nell'aria sentiamo preoccupazione. Accadrà che chi beve non si metterà alla guida, anche perché bisogna stare molto attenti viste le sanzioni pesanti».

Fabia Roman, presidente dell'Associazione pubblici esercizi del Trentino di Confcommercio, invita i gestori dei locali a munirsi di alcol-test: «Quando c'è una novità, ci si mette sull'attenti, è normale, e notiamo un consumo minore. D'altronde da molto tempo la nostra categoria gestisce queste problematiche e siamo consapevoli del pericolo rappresentato dall'alcol alla guida. Tutti i locali dovrebbero dotarsi di alcol-test, per poter offrire alla clientela la possibilità di avvalersene. A livello nazionale la nostra associazione di categoria sta formulando una convenzione per avere gli alcol-test a un prezzo minore, partirà prossimamente».

È doveroso ricordare che anche con tassi alcolemici inferiori allo 0,5 g/L che rappresenta il limite di legge, esiste uno stato di alterazione: già con valori di 0,3 o 0,4 si registra una riduzione di riflessi e visione laterale.

foto Daniele PANATO

comments powered by Disqus