Quelli che ballano come fossero ancora nell'Ottocento (radunati ad Arco, centinaia da tutta Europa)
La cittadina, nel suo salone liberty al Casinò, ha ospitato il terzo raduno dei maestri della rievocazione storica: tutte le danze sono ricostruzioni fedeli, tratte dai manuali dell’epoca
ARCO. Ad Arco la terza edizione del Ballo dei Maestri Italiani. Il collettivo MID800 (Maestri Italiani Danza 800), che riunisce dodici tra i più influenti studiosi della danza storica ottocentesca a livello italiano, ha portato ad Arco il suo annuale appuntamento di rievocazione storica, giunto ormai alla terza edizione.
Sabato 20 aprile, infatti, il salone delle feste del casinò di Arco ha accolto un centinaio di danzatori provenienti da tutta Italia e dall’estero che, con i loro fedeli abiti storici della metà del diciannovesimo secolo, hanno riportato il luogo alla sua funzione originaria: il ballo sociale.
In queste occasioni, come avvenuto nelle due scorse edizioni di Roma (2022) e Macerata (2023), i danzatori partecipanti hanno modo di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti e vedere l’esecuzione di coreografie frutto del lavoro di ricerca dei loro maestri. Tutte le danze in programma, infatti, sono fedeli ricostruzioni di coreografie dell’epoca tratte dai manuali che i maestri ottocenteschi hanno lasciato.
A fare gli onori di casa e a guidare la serata, il maestro Helmut Graf, presidente dell’associazione ospitante Amici del salotto Maffei APS nonché tra i membri fondatori di MID800, al suo fianco la vicepresidente Silvia Calliari per la danza di apertura.
Quadriglie, mazurke, polke e valzer sono state i protagonisti dell’evento fino a tarda notte, tra questa la quadriglia Les Rats, eseguita per la prima volta dopo il lavoro di analisi e ricostruzione operato dai maestri MID800 in quest’ultimo anno.
L’accompagnamento musicale è stato curato dall’Ensemble Andrea Maffei, compagine strumentale nata all’interno dell’associazione Amici del Salotto Maffei, gruppo che ha curato tutta la parte organizzativa della serata
Grande attenzione anche alla promozione del territorio dal punto di vista enogastronomico, grazie alla cena a base di prodotti tipici preparata da MIDI catering e da vini e spumanti dell’Agraria di Riva del Garda.
L’evento è stato possibile grazie all’appoggio della pubblica amministrazione arcense, rappresentata quella sera dall’assessore alla cultura Guido Trebo, e al sostegno economico della Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto.