Spettacoli / Musica

Alberto Bertoli in concerto ricordando Graziella Anesi e l'impegno nel volontariato

Appuntamento con lo show "…Eppure il vento soffia ancora" sabato 22 giugno a Trento (sala della Cooperazione): un evento pensato in occasione di Trento 2024 capitale europea del volontariato per rendere omaggio a una figura straordinaria, l'i ideatrice della cooperativa sociale HandiCrea, che ci ha lasciati nel gennaio 2023. Lei, come Pierangelo Bertoli, padre di Alberto, ha portato un vento nuovo nel mondo della disabilità

di Fabio De Santi

TRENTO. È dedicato a Graziella Anesi il concerto "…Eppure il vento soffia ancora" che avrà come protagonista il cantautore Alberto Bertoli il 22 giugno, dalle 20.30, alla sala della Cooperazione.

"Non si tratta di un semplice live - sottolinea Fausto Bonfanti ideatore dell'iniziativa - ma di un evento pensato in occasione di Trento 2024 capitale europea del volontariato per ricordare e mantenere viva la memoria di una donna speciale come Graziella Anesi, ideatrice della cooperativa sociale HandiCrea scomparsa nel gennaio 2023, e mantenere vivo il suo progetto legato al mondo del volontariato che ha caratterizzato la sua vita nonostante la fragilità fisica che ha segnato la sua esistenza".

Da qui la scelta di unire il suo nome a quello di Pierangelo Bertoli sotto la sigla di "…eppure il vento soffia ancora" ideata da Bonfanti e Ferdinando Bruno: "Graziella e Pierangelo, hanno portato nel mondo del volontariato e della disabilità un vento nuovo, portando avanti una lotta contro lo sguardo pietistico altrui. Forte era in Graziella l’amore per la musica e forte anche il legame con un artista, come Pierangelo Bertoli, accomunati nel loro vissuto legato alla loro esperienza personale, che li ha costretti a vivere e muoversi su una carrozzina". Quella di sabato prossimo si annuncia quindi come una serata fra immagini, musica e parole. Nella consapevolezza che, come diceva Bertoli in un'intervista con Biagi parlando di handicap "La maggior parte delle difficoltà sono nella testa e nella cultura delle persone più che nella realtà. Credo ci siano delle difficoltà oggettive, per alcuni, ma i problemi stanno principalmente nella cultura che è fatta di pietismo. Tutti abbiamo degli handicap ed è la stessa cosa. Rispetto ad altri aspetti sarò io ad aiutare te: uno scambio tra persone sereno e paritario”.

Sulla visione del padre Alberto Bertoli ha raccontato: "Voglio sgomberare il campo da equivoci lui non ha mai parlato in modo esplicito e diretto di disabilità: non ne aveva bisogno perché il modo più forte di far passare il messaggio che la sua era una condizione differente ma non per questo anormale era l’essere quel che era senza nessun timore”. Nel suo live Alberto Bertoli parte dalle origini e dai grandi classici del suo babbo per arrivare a toccare le canzoni da lui scritte.

Uno spettacolo che ha un ritmo rock dinamico e trascinante che lascia qualche spazio per il racconto di qualche aneddoto del rapporto di padre e figlio. Le reinterpretazioni con nuovi arrangiamenti dei grandi classici come del suo babbo da “Eppure soffia, Per dirti t'amo, Spunta la luna dal monte a Pescatore, A muso duro, Rosso colore, Varsavia e I miei pensieri sono tutti lì, si alternano con la presentazione di brani di Alberto. Fra questi anche Come un uomo, Le cose cambiano, A un metro da me e Pane al pane, Sulla statale 106, La storia di Elena, Chiamami, Mistero per me, Nata unica e Stelle.

Biglietti disponibili in prevendita a Trento da Promoevent e alla Cooperativa HandiCrea in via San Martino 46.

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