Euforia Circus Festival, che belle cose, per tre giorni a Sant'Anna fra musica, passeggiate, talk e confronto
Con la capofila Associazione Prodigio e tanti giovani volontari, un progetto che quest’anno era centrato sulla Capitale del Volontariato
TRENTO. Spettacoli dal vivo, talk, laboratori e tanto altro. Lo scorso fine settimana a colorare S. Anna - Sopramonte ci ha pensato Euforia Circus Festival, la rassegna di circo, musica e arti performative, arrivata quest’anno alla terza edizione.
L’evento, guidato dalla realtà capofila Associazione Prodigio (al traguardo di 25 anni di attività proprio quest'anno) e da un gruppo di progettazione giovani tra i 25 e i 40 anni, ha avuto come obiettivo quello di raccontare il concetto di comunità, tema centrale della “tre giorni” circense.
Il particolare focus, scelto proprio per la concomitanza con l'anno di Trento Capitale Italiana ed Europea del Volontariato, è stato per il festival cosa naturale, essendo già dalla “prima prova” impegnato sui temi dell'inclusione e della cura dell'altro.
A confermare questo tra spettacoli di artisti e laboratori, anche la partecipazione di un gruppo di coproduzione di giovanissimi tra i 12 e i 20 anni provenienti a Trento, Bolzano e Torino che, con quasi 40 adesioni, hanno giocato un ruolo fondamentale nella programmazione.
«Il festival in questi anni è cresciuto - ha ribadito la direttrice artistica del festival Miriana Nardelli - e ha confermato per quest'edizione il valore della nostra comunità, fatta di tanti volontari a cui va il mio immenso ringraziamento».
Ad “aprire le danze” venerdì tante attività tra cui un workshop di circo per bimbi e adulti o lo Spettacolo “Arakè” di Clara Larcher, esperta acrobata e danzatrice con alle spalle formazioni da Buenos Aires a Barcellona. Ancora sabato tanto spettacolo come quello di Alessandro Sicco, esperto trapezista o le danze colorate a ritmo di tamburo della Murgatrentinerante e La Murga di Padova.
Senza dimenticare le passeggiate ecologiche che tra sabato e domenica, con tre accompagnatori di media montagna, hanno accompagnato grandi e piccoli alla scoperta del territorio, con qualche piccola sorpresa lungo il percorso. A concludere la rassegna proprio domenica ancora tanta musica, laboratori e spettacoli tra cui quello della compagnia francese La Désarmante o la torinese Circo Sottovuoto.
Foto Daniele PANATO
A non mancare ovviamente i talk come quello con la vicesindaca Elisabetta Bozarelli e le associazioni protagoniste dell’edizione 2024 per Trento Capitale del Volontariato o la “Not my circus, not my monkeys”, un’intervista alle esperte di arte performativa Elena Burani, Giovanna Milano e Gaia Vimercati.
Ad emozionare e far riflettere anche il talk sull'inclusione, realizzato proprio dall'associazione capofila Prodigio, che ha visto come protagonista l'attrice bolzanina Anika Schluderbacher. Per la prima volta, con la moderazione della volontaria dell'associazione Ambra Proto, l'artista ha raccontato il proprio coraggio e la propria forza, tra aneddoti e realtà, nel convivere con una tra le conseguenze più temibili del diabete, la neuropatia autonomica.
Un’ulteriore conferma dello spirito vivo di un festival di cui sentiremo parlare ancora a lungo nei prossimi anni.