Un’alba all’insegna di Mozart: in mille al Prà Castron di Flavona nelle Dolomiti di Brenta
La magia dei Suoni delle Dolomiti: come scenografia i primi raggi di sole che si riflettevano sulle pareti della Pietra Grande, la più meridionale delle cime del settore settentrionale delle Dolomiti di Brenta
DOLOMITI. Ha sempre qualcosa di speciale e anche magico l’appuntamento con l'alba, quando le prime luci si fanno strada nella notte e man mano rischiarano il giorno. Ancor di più è un momento unico se tutto ciò viene accolto dalle note in musica. È stato proprio questo il regalo speciale dell'Alba dei Suoni delle Dolomiti per il suo pubblico. Un migliaio di cuori che sono saliti a Passo Grostè incamminandosi poi verso il Prà Castron, per godere dell'omaggio a Mozart di Camerata RCO, Royal Concertgebouw Orchestra.
Come scenografia i primi raggi di sole che si riflettevano sulle pareti della Pietra Grande, la più meridionale delle cime del settore settentrionale delle Dolomiti di Brenta. Le ultime persone giungevano dal sentiero roccioso, che già si intonavano nell'aria le note del famosissimo Divertimento K 525 Eine Kleine Nacht Musik. Fra il suo ritmo di danze e paesaggi virtuosi il quintetto ha raccolto un applauso caloroso e partecipato.
Veloce cambio di formazione e Camerata RCO si è profuso nel Quintetto per corno ed archi, brano dedicato da Mozart all'amico il corsista salisburghese Ignatz Leutgeb, bersaglio di scherzi del giovane compositore. Un momento intenso in cui si è potuto apprezzare la dimensione di armonia con cui il suono del corno accompagnato dagli archi si è sposato con la natura.
Infine, con un ulteriore cambio di formazione, la conclusione è stata affidata al Quintetto per clarinetto K581.
Con la musica che si sposava perfettamente con la natura, oramai risvegliata, dalle soprastanti cenge il cinguettio di qualche spettatore speciale pareva duettare con i musicisti. Infine il lungo applauso di saluto per lasciare nuovamente alla natura il suo spazio.