Musica / Intervista

The Kolors, Stash promette un live pop rock con tutti i successi della band

Questa sera, domenica 15 settembre, alla Trentino Music Arena sarà in scena la nota band che durante l'estate si è esibita in alcuni dei principali festival e nelle più importanti piazze europee

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di Fabio De Santi

TRENTO. The Kolors continuano la loro inarrestabile cavalcata internazionale  con Stash, Alex e Dario che in questa estate si stanno esibendo in alcuni dei principali festival e nelle più importanti arene europee.

Sulla scia dell’enorme successo di “Italodisco”, con  oltre 220 milioni di streaming e di “Un ragazzo una ragazza”il brano presentato all’ultimo Festival di Sanremo la band approda domenica 15 settembre, alla Trentino Music Arena (Inizio alle 21, biglietti ancora disponibili). Come ci racconta Stash in questa intervista i The Kolors ripercorreranno tutto il loro cammino dal debutto a oggi.

Stash quali colori avrà il live che proporrete a Trento’

“Sarò live completo, quest’anno siamo in giro col primo tour europeo che mi fa veramente volare, gioire perché è un sogno che si realizza. Nelle date all’estero la scaletta è un po’ diversa in base al minutaggio, magari hai uno slot di mezz’ora in un festival dove devi raccontare tutto in poco tempo mentre a Trento non abbiamo limiti di tempo, cercheremo di raccontare la band a 360 gradi toccando anche il repertorio iniziale, quello dei localini che non è incluso in nessun album, ma è da lì che è partito tutto. In ogni concerto vogliamo mostrare le nostre radici e raccontare il messaggio sonoro dagli inizi fino ad oggi”.

Questo 2024 è stato segnato dalla vostra partecipazione al festival di Sanremo: che esperienza è stata?

“E’ stata molto diversa rispetto alla prima volta. Il clima era mutato: si percepiva un approccio molto più da festival che da contest. Nel 2018, invece, si avvertiva maggiormente la competizione televisiva. Questo tipo di clima ci ha aiutati a raggiungere il nostro obiettivo: consolidare il nostro approccio radiofonico nel panorama della musica italiana. Ci eravamo detti “Andiamoci a prendere la radio”, per noi la nostra vittoria è stata la prima posizione radio un mese dopo il festival, che vuol dire che il pezzo ha funzionato e che è stato a suo modo vincitore di Sanremo”.

Anche “Karma” il vostro singolo estivo sta spopolando.

“Siamo davvero felici perché il nostro obiettivo è da sempre fare tanta radio perché il nostro genere quantomeno in Italia non punta al leone da streaming, quindi la radio è il punto di forza e sapere che dopo 4 mesi è tornata per la sesta settimana prima in classifica radio mi fa sperare che nel nostro piccolo qualcosina si sta riuscendo a fare”.

Alcuni anni fa avete abbandonato l’inglese per cantare in italiano. Da dove questa scelta che ha raggiunto il top con “Italodisco”?

“Il nostro switch verso l’italiano è iniziato ben prima di “Italodisco” con “Pensare male” e “Cabriolet Panorama”, entrambi dischi di platino. Ci sentiamo di usare l’italiano perché si riesce ad arrivare in maniera più sincera alle persone che sono il motivo per cui riusciamo a vivere il nostro sogno. Abbiamo provato la sensazione di far parte della loro vita in maniera più incisiva con l’italiano piuttosto che con l’inglese. Per un artista pop arrivare nella vita delle persone è sempre il goal più assoluto e con l’italiano è più facile ma resteranno dei pezzi in inglese in ogni disco perché componiamo canzoni che non possono non essere cantate in quella lingua. “Italodisco” in questo momento è oltre in Italia dove ha fatto cinque dischi di platino, doppio diamante in Polonia, platino in Austria e in Svizzera, perché c’è qualcosa che ha a che fare con la genuinità quando si registra una canzone, il pubblico avverte la sincerità anche senza capire le parole perché la musica non ha lingue, è un linguaggio universale.

Ma che musica fanno oggi The Kolors”?

 “C’è una buona dose di funk che è la cassa in quattro col basso in levare che fa parte dello stampo funky della band. Poi per descriverci userei la parola live perché le nostre canzoni sono sempre suonate dal vivo anche in fase di registrazione e infine direi un approccio super-pop”.

Qual è il tuo rapporto con i social?

“Li utilizzo come un bimbo utilizza un giocattolo, non ci investo emotivamente”.

Il vostro ultimo album è targato 2017 e i vostri fan aspettano da tempo un nuovo disco.

“Ci stiamo lavorando. Abbiamo fatto tante puntate, adesso è il momento giusto di incidere un album per una band come la nostra che ha bisogno di raccontarsi al di fuori del limite dei tre minuti e mezzo”.

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