Cultura / Il libro

Voci di resistenza femminile: "Fuorché il silenzio", testimonianze di donne afghane

È stato presentato prima a Trento, nella sala della Cooperazione, e poi a Rovereto, in Biblioteca civica, il volume curato dalle professoresse Daniela Meneghini e Maria Cristina Paciello dell'Università Ca' Foscari di Venezia

TRENTO - È stato presentato prima a Trento, nella sala della Cooperazione di via Segantini a fine febbraio, e successivamente a Rovereto, presso la Biblioteca civica Tartarotti lo scorso 6 marzo, il volume "Fuorché il silenzio. Trentasei voci di donne afghane", curato dalle professoresse Daniela Meneghini e Maria Cristina Paciello dell'Università Ca' Foscari di Venezia.

L'opera raccoglie trentasei testimonianze autentiche di donne afghane, attiviste per i diritti civili che, dopo il ritorno dei talebani al potere nell'agosto 2021, hanno intrapreso un percorso di protesta contro le leggi sempre più restrittive imposte dal regime.

"Raccontare la propria storia è per molte donne afghane un modo, a volte l'unico modo, per esistere nella sfera pubblica", si legge nella presentazione del volume. Le testimonianze raccolte costituiscono una forma di resistenza e autodeterminazione in un contesto dove anche il semplice pronunciare il proprio nome rappresenta un atto di coraggio.

Il progetto, nato in condizioni di estrema difficoltà, ha visto la collaborazione di Zainab Entezar, regista e scrittrice, che ha raccolto le testimonianze, e di Asef Soltanzadeh, scrittore afghano emigrato in Iran e attualmente residente in Danimarca, che ne ha curato l'edizione e la stampa. 

La professoressa Meneghini, docente di Lingua e letteratura persiana, ha supervisionato la prima traduzione dell'opera in una lingua europea.

Le protagoniste di questa raccolta sono sia figure note per le loro vicende politiche e personali, sia donne comuni, unite dalla determinazione a perseguire i propri diritti in un contesto che sembra rendere impossibile qualsiasi forma di emancipazione.

Daniela Meneghini, professore associato a Ca' Foscari dal 2001, vanta una lunga esperienza nel campo dell'iranistica e della letteratura persiana. Oltre a numerosi incarichi accademici, dal 2020 dirige la collana Filologie medievali e moderne per Edizioni Ca' Foscari, concentrando attualmente la sua ricerca sulla traduzione dal persiano all'italiano.

"La lettura delle loro storie mette un seme nelle nostre menti i cui frutti sono ignoti ma inevitabili", sottolineano le curatrici, invitando il pubblico a riflettere su testimonianze che, nella loro semplicità e immediatezza, rivelano una straordinaria forza d'animo.