Libardi: turisti vip  in fuga dal fisco

Non c'è solo la crisi economica a minacciare il bilancio della stagione estiva del turismo trentino. Ci si mette anche il fisco. O, meglio, la paura del fisco, quello che potremmo chiamare l'effetto Cortina. Secondo il presidente degli albergatori trentini, Luca Libardi, c'è anche la paura dei turisti più facoltosi di essere schedati dietro la scelta di trascorrere in luoghi più «sicuri» le vacanze. Questo spiegherebbe la vistosa contrazione registrata dall'Osservatorio turistico della montagna di Trademark nella località più «in» del Trentino, Madonna di Campiglio (-10%)

di Andrea Bergamo

ADIPRIA0040120111109_3.jpgMADONNA DI CAMPIGLIO - Non è soltanto il fattore-crisi ad allontanare gli ospiti da alberghi, agritur e rifugi della provincia. Una generale contrazione degli arrivi e del giro d'affari emerge da una ricerca realizzata dall'Osservatorio turistico della montagna di Trademark, ma appare decisamente curioso che - nel mercato delle vacanze estive in Trentino - la performance peggiore in termini di presenze e fatturato sia realizzata da Madonna di Campiglio, che registra un meno 10%, mentre ad esempio la diminuzione di vacanzieri è più «leggera» (pari all'1%) in val di Sole.

 

Il motivo? Secondo il presidente degli albergatori trentini Luca Libardi, è probabile che la flessione registrata presso le strutture ricettive della «Perla delle Dolomiti» non sia legata soltanto al quadro economico e finanziario nazionale ed internazionale. «Se una delle località principe dell'arco alpino come Campiglio registra un calo, significa che un certo target di clientela snobba le località top della montagna per un determinato motivo» premette Libardi, che cita le nuove regole introdotte circa un mese fa attraverso il cosiddetto Spesometro.


«Indipendentemente dal fatto che un determinato cittadino sia un bravo contribuente o meno, l'idea di essere continuamente schedati per una qualsiasi folata di vento dà fastidio a tutti» sostiene il presidente degli albergatori, che aggiunge: «Possiamo oltrepassare qualsiasi confine d'Italia verso l'estero con 9.999 euro in tasca, senza che nessuno chieda da dove vengano, mentre nel nostro Paese se un cliente paga un conto superiore a 3.600 euro siamo costretti a segnalarlo all'Agenzia delle Entrate. Inoltre nessun servizio di valore superiore ai mille euro può essere pagato in contanti».

 

Libardi non esclude dunque che qualche turista «vip» abbia preferito Montecarlo a Campiglio o Cortina. Dove peraltro, lo ricordiamo, lo scorso inverno la Finanza fece un blitz presso gli alberghi di lusso.


«Una parte degli affezionati alla Perla delle Dolomiti, infastiditi da queste regole potrebbe aver fatto una scelta diversa per quest'estate. Questa è un'analisi che hanno fatto anche i cugini altoatesini» commenta il presidente, titolare dell'hotel Eden di Levico. «È assolutamente corretto colpire gli evasori fiscali, poiché tutti devono contribuire pagando le tasse imposte dallo Stato e dalla Provincia, ma evidentemente un certo target di clientela è stufo di vedersi criminalizzato per il motivo che frequenta una località piuttosto che un'altra».

 

Secondo Libardi, il Trentino e la montagna in generale dovrebbero lavorare maggiormente in promozione per guadagnare appeal (si veda l'articolo qui a fianco): «Le località che non sono state penalizzate dalla crisi sono Riva, Andalo e Molveno».

 

Il presidente dell'Azienda di promozione di Madonna di Campiglio non appare comunque particolarmente deluso rispetto ai numeri di arrivi e presenze registrati fin ora nel corso della stagione estiva. Ma visitando Booking.com, su un totale di 64 alberghi gestiti, risultano stanze libere in 25 hotel: per ogni notte dal 13 al 16 agosto in un 4 stelle, si devono spendere almeno 84 euro. «Non c'è il tutto esaurito, ma c'è un buon giro di turisti favorito dal caldo in città e dal beltempo in montagna» commenta Marco Masè.

 

Come ogni anno, agosto è il mese dedicato ai vacanzieri di nazionalità italiana: «Ma non credo che la flessione delle presenze sia più forte qui che altrove, almeno secondo quanto mi riferiscono i colleghi delle valli. I bilanci, comunque, vanno a fatti a fine stagione» sostiene il presidente dell'Apt. «In estate i nostri alberghi non hanno mai avuto risultati particolarmente brillanti, ma le iniziative di promozione ci stanno dando soddisfazione. Ad esempio la tessera Dolomiti Card offre vantaggi molto apprezzati».

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