RIVA - Secondo uno studio Censis-Unipol, il 42% dei giovani tra i 25 e 34 anni andrà in pensione intorno al 2050 con meno di 1000 euro al mese. Una prospettiva altamente problematica cui è dedicatodomani nella sala ex biblioteca di viale Damiano Chiesa (ore 20.30), l'incontro dal tema «Panoramica sulla normativa e sui prodotti della previdenza complementare per la famiglia ( genitori e figli)», secondo appuntamento del percorso «Educazione al risparmio».

Intervengono Cristiano Carlin della Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est Spa, e Claudio Omezzolli della Cassa Rurale Alto Garda. L'ingresso è libero. L'incontro di domani si soffermerà soprattutto sui «fondi pensione». Saranno analizzati i vantaggi fiscali che lo Stato ha previsto per «premiare» questa scelta del cittadino e si illustreranno tutte le principali caratteristiche di questa particolare tipologia di investimento.

Aprire un fondo pensione individuale non significa aprirlo solo per sé stessi, ma significa anche pensare ai propri famigliari a carico, come i figli, per garantire loro un futuro più solido. La normativa lascia possibilità di riscatto anticipato decorsi 8 anni di iscrizione al fondo; per cui i figli avranno la possibilità, ad esempio, di riscattare il 30% per gli studi; oppure, quando dovranno comprare casa, di riscattare il 75% per questo motivo.