Bankitalia alle Rurali:  attenzione, così non va

Sofferenze al 4%, rapporto costi/margine di intermediazione al 70%, insufficiente capacità di ripartire i rischi: il direttore di Bankitalia Trento Antonio Cinque ha suonato l’allarme ai presidenti e direttori delle rurali riuniti a Comano Terme. Il direttore della filiale trentina della Banca d'Italia Antonio Cinque ha fotografato la situazione: negli ultimi dieci anni gli sportelli delle banche cooperative sono aumentati del 48%, mentre il resto del sistema bancario è cresciuto solo del 20. Colpisce il dato sull'occupazione: dal 2000 i dipendenti delle Bcc sono aumentati del 39,4%, quando quelli delle altre banche sono diminuiti dell'8,4% 

soldi euro contantiCOMANO - Sofferenze al 4%, rapporto costi/margine di intermediazione al 70%, insufficiente capacità di ripartire i rischi: il direttore di Bankitalia Trento Antonio Cinque ha suonato l’allarme ai presidenti e direttori delle rurali riuniti ieri a Comano Terme.

 

Il direttore della filiale trentina della Banca d'Italia Antonio Cinque ha fotografato la situazione: negli ultimi dieci anni gli sportelli delle banche cooperative sono aumentati del 48%, mentre il resto del sistema bancario è cresciuto solo del 20. Colpisce il dato sull'occupazione: dal 2000 i dipendenti delle Bcc sono aumentati del 39,4%, quando quelli delle altre banche sono diminuiti dell'8,4%.

Il Trentino Alto Adige è la regione con la presenza di Casse Rurali in Italia: 62,1% di quota di mercato nella raccolta, 54,5% nei prestiti. Il patrimonio sfiora i due miliardi di euro, quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Ma il rovescio della medaglia, come ha annotato il dirigente della Banca d'Italia, è il peggioramento della qualità del credito. Bene la vicinanza del territorio, ma occorre anche agire sui costi, che rimangono alti rispetto al resto del sistema bancario.

Un dato che è ben noto alle Casse Rurali. Il presidente di Cassa Centrale Giorgio Fracalossi ha affermato che il sistema ha sempre reagito alle crisi con forza e con coraggio. "Nel 2012 le Casse Rurali trentine hanno continuato ad erogare crediti per oltre 2 miliardi di euro, anche se questo ha significato un forte peggioramento dei bilanci delle nostre banche." 

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