TRENTO - "Uno dei motivi per cui gli italiani odiano Equitalia e più in generale un Fisco da rapina è il fatto che gli uomini della partecipata dell' Agenzia delle Entrate paiono avere perso ogni contatto residuo con la realtà. Altrimenti non si riuscirebbe a giustificare il fatto che, in piena crisi economica e con i tassi d'interesse della Banca Centrale Europea da tempo fermi allo 0,75% (per altro confermati da Draghi giusto ieri), Equitalia abbia deciso di aumentare di botta secca di ben il 15% il tasso d'interesse sulle cartelle esattoriali pagate in ritardo, portandolo dal 4,5504% al 5,2233%".

Lo rileva il Presidente della Commissione di controllo sui prezzi e le tariffe del Senato, Sergio Divina (Lega) evidenziando che mentre imprenditori e contribuenti annaspano nella crisi e nella mancanza di liquidità "Befera ed Equitalia decidono il consistente ritocco sugli interessi di mora, quando sarebbe stato opportuno agire in senso diametralmente opposto, portandolo vicino, se non eguagliandolo, al tasso di sconto praticato dalla BCE, soprattutto in un contesto drammatico come l'attuale per l'economia nazionale. Equitalia e Beferea - ribadisce il parlamentare della Lega Nord - devono curare la riscossione, mica fare i banchieri peraltro con aggi di riscossioni già molto ricchi - l'8% - che andrebbero decisamente ridotti". "È troppo chiedere al governo dimissionario - conclude Divina - di battere un colpo e di riportare Equitalia e Befera sui binari della ragione, applicando tassi di mora più umani prima che sia troppo tardi?"