Orario ridotto per gli «anziani» in cambio di nuove assunzioni
La staffetta generazionale, spiega Ianeselli della Cgil, è la possibilità data a lavoratori vicini alla pensione di ridurre il proprio orario di lavoro in cambio dell'assunzione di giovani. «I contratti di solidarietà espansivi prevedono una cosa analoga senza però limiti di età». La Provincia sostiene con una cifra fino a 7.000 euro l'anno il lavoratore coinvolto, coprendo almeno una parte della retribuzione e dei contributi a cui si rinuncia
TRENTO - La Commissione provinciale per l'impiego, presieduta da Alberto Pacher (nella foto) , ha dato il via libera alla staffetta generazionale e ai contratti di solidarietà espansivi, cioè alla riduzione di orario di chi già lavora in cambio di nuove assunzioni, agli sconti Irap alle imprese che assumono, al reddito di qualificazione, cioè al sostegno a chi studia lavorando, e al prolungamento di quattro mesi dell'indennità di disoccupazione, la nuova Aspi. Le misure diverranno operative a breve con l'approvazione definitiva da parte della giunta provinciale.
La staffetta generazionale, ricorda Franco Ianeselli della Cgil, è la possibilità data a lavoratori vicini alla pensione di ridurre il proprio orario di lavoro in cambio dell'assunzione di giovani. «I contratti di solidarietà espansivi - aggiunge il sindacalista - prevedono una cosa analoga senza però limiti di età». La Provincia sostiene con una cifra fino a 7.000 euro l'anno il lavoratore coinvolto, coprendo almeno una parte della retribuzione e dei contributi a cui si rinuncia.
La Commissione ha approvato inoltre ulteriori incentivi alle imprese che fanno nuove assunzioni, prevedendo di non calcolare nella base imponibile Irap il costo del lavoro dei neo-assunti. Via libera anche al reddito di qualificazione, cioè al sostegno al reddito per lavoratori fino a 35 anni che prendono congedi di studio o part-time per conseguire un titolo di studio. Il contributo è di 600 euro massimi al mese. «Si tratta di un diritto di prelievo sociale - afferma Ianeselli - Si sostiene la formazione per qualificare il lavoro».
Approvata infine la trasformazione dell'indennità di mobilità regionale nel prolungamento da 8 a 12 mesi della nuova indennità di disoccupazione, l'Aspi.