«Qui in Germania migliori opportunità»
Loredana Tamburello (prima a sinistra in foto), 25enne di Romeno, dopo un lungo e qualificato percorso scolare è approdata nell'area di Kassel, in Germania, dove opera come «junior product manager» in un'impresa che produce e commercializza prodotti medici e farmaceutici in più di 56 Paesi
ROMENO - L'emigrazione dello scorso secolo vedeva masse di gente povera, con scarsa istruzione, affamata, cercare fortuna oltreoceano, nelle miniere di carbone del Belgio, o altrove: una valigia, poche cose, tanta speranza. L'emigrazione dei nonesi non è finita: ma ora ad andarsene sono le «menti», persone con notevole istruzione, capacità, che trovano risposte occupazionali altrove, mentre la Patria - molto spesso - non offre granché.
Un altro caso si verifica a Romeno, protagonista Loredana Tamburello (prima a sinistra in foto), 26 anni a fine settembre, che dopo un lungo e qualificato percorso scolare è approdata nell'area di Kassel, in Germania, dove opera come «junior product manager» in un'impresa che produce e commercializza prodotti medici e farmaceutici in più di 56 Paesi. Difficilissimo rintracciarla: un giorno è in Brasile, il giorno dopo torna in Germania per partire verso un'altra destinazione... «Ciò che ho notato e apprezzato in questi primi mesi di esperienza è che i giovani all'interno dell'azienda sono valorizzati, così come la loro performance è premiata e il loro contributo fortemente preso in considerazione. Ai giovani laureati vengono forniti tutti gli strumenti per apprendere le conoscenze necessarie e viene assegnato sin dall'inizio un considerevole livello di responsabilità, lasciando loro la propria autonomia e lo spazio per sviluppare e proporre le proprie idee. Anche la struttura a livello di impresa è diversa da ciò a cui ero abituata, le gerarchie sono sorprendentemente poco affermate e il rapporto con il management risulta aperto e accessibile», spiega Loredana.
La sua «strada» inizia al Liceo Russell di Cles: poi Economia e management a Bolzano, «dove ho potuto combinare le scienze economiche con il vantaggio di un'università trilingue». Alla triennale segue la specialistica, con le prime esperienze lavorative: tirocinio alla Cassa rurale d'Anaunia, segretaria dell'Alta Val di Non spa. Il suo lavoro le piace, e decide di andare oltre: si candida ad essere una prescelta per l'«European master in business studies», all'università di Trento. L'«Embs» prevede studio in quattro atenei: le università della Savoia in Francia, di Léon in Spagna, di Kassel in Germania, oltre che di Trento. «Difficile condensare le esperienze vissute in due parole», commenta Loredana, «posso solo garantire che mi hanno cambiata radicalmente, influenzando in maniera determinante le mie scelte e le opportunità che si sono presentate dopo la laurea». Ne spiega le ragioni: «Oltre che offrire una buona offerta formativa, il valore aggiunto di questo percorso è il fatto che corrisponda ad un salto al di fuori di tutto ciò che è usuale e ordinario. Il programma prevede quattro semestri ognuno dei quali si svolge in un'Università europea differente (Italia, Francia, Germania, Spagna) e porta chi lo frequenta a creare e rafforzare una determinata personalità, caratterizzata dall'apertura verso altre culture e modi di pensare e una capacità di adattamento in contesti completamente diversi». Neanche finita quest'esperienza - ne escono 21 studenti di mezzo mondo: Loredana è la sola trentina - ed ecco, subito, l'occupazione nella casa farmaceutica tedesca.
Il ritorno in Italia? «Non so rispondere. Desideravo iniziare la carriera lavorativa all'estero, per arricchire il mio bagaglio di esperienze. Sono in Germania, uno dei pochi Paesi che in questo contesto economico attrae un gran numero di lavoratori, con condizioni decisamente vantaggiose. Per ora rimango qui».