Dramma Whirlpool

Per la Whirlpool, la riorganizzazione della produzione che ha cancellato Trento dalle mappe del gruppo è un «piano di rilancio», e come tale viene letto anche a Cassinetta di Varese, dove verrà concentrata l'attività. Ma il prezzo di questo rilancio lo paga per intero lo stabilimento di Spini di Gardolo, ed è un tributo pesante: 468 posti di lavoro, senza contare quelli dell'indotto. Una scelta «irrevocabile», che non lascia spazio alla speranza di un ripensamento dell'ultima oraApprofondimenti sull'Adige in edicola I vostri commenti 

WHIRLPOOL1_3847614.jpgTRENTO - - Whirlpool Trento muore, viva Whirlpool Italia. Muore Spini di Gardolo, risorge Cassinetta di Varese. Lombardia-Trentino duemila a zero. Questa la logica industriale della chiusura dello storico stabilimento dei frigoriferi: riorganizzazione, razionalizzazione. Costa 468 posti di lavoro: tutti quelli di Trento.
Il comunicato-beffa. Fa male, da Trento, leggere il titolo del comunicato ufficiale con cui ieri mattina è stata data la notizia che da giovedì 27 giugno tutti intuivano, anche se Olivi continuava a parlare solo di «ricadute» del piano industriale.
Il titolo, sacrosanto per i varesini ma beffardo per i trentini, dice testualmente: «Whirlpool, l'Italia al centro del piano di rilancio europeo». Il rilancio però passa attraverso la chiusura di Trento.

 

SI CHIUDE 

 

«La fabbrica del freddo», lo spettacolo di Brunello e Castelli per il 40° dello stabilimento di Spini (1970-2010) ha celebrato un passato che non aveva un futuro. Il destino di Whirlpool è segnato anche se, in attesa della comunicazione di oggi in contemporanea agli stabilimenti europei, non c'è ancora il timbro dell'ufficialità e la stessa Provincia, non informata dei dettagli, ha dovuto emettere ieri sera un comunicato iper-prudente: «È in corso lo studio di un piano di ristrutturazione, con possibili ricadute anche sullo stabilimento di Trento».
Lungo, breve, traumatico o morbido, si sta comunque preparando l'addio alla fabbrica del freddo. Whirlpool Trento chiude, o almeno ridimensiona fortemente la sua attività industriale e rischiano di saltare i 470 posti di lavoro a Spini, e altri circa 300 di indotto.
Ma le modalità e i tempi della smobilitazione non sono ancora stati comunicati.
La multinazionale americana, quotata a Wall Street, vuole e deve rispettare forme e modi delle relazioni sindacali ufficiali e ieri sera non ha voluto anticipare alcun dettaglio sulla dolorosa scelta industriale.
Oggi alle 8.30 i segretari dei sindacati metalmeccanici e i delegati di fabbrica sono stati convocati dal direttore dello stabilimento di Spini di Gardolo Manuel Rossi e dalla responsabile delle relazioni sindacali di Whirlpool Europe, Francesca Morichini, una giovane signora sorridente, con i capelli lunghi, che porterà brutte notizie.
Twitter: @pgheconomiadige

 

LE PAROLE DI OLIVI

 

 

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