TRENTO - Se il Trentino con le sue imprese si sta sempre più attrezzando per affrontare i mercati esteri, nel nostro territorio provinciale le attività economiche che sembrano andare in controtendenza con i dati della crisi sono quelle gestite da immigrati cinesi e giapponesi.
Secondo i dati elaborati dalla Cgia di Mestre, dal 2012 nella nostra provincia sono aumentate di circa il 15%. Diverse le cause, tra queste vi è anche il ritardo nel fenomeno immigratorio che ha investito il Trentino e che ora si sta mostrando come nel resto d'Italia.
A spuntare come funghi, oltre a piccoli negozi di casalinghi e abbigliamento, sono bar e soprattutto ristoranti che continuano ad essere sempre spinti da una moda che in altre città italiane ha messo radici già diverso tempo fa.
È notizia di questi giorni che a breve nella sola città di Trento apriranno ben 3 ristoranti, rispettivamente in via San Severino, all'inizio di via Brennero e in zona Media Word. Questi andranno a sommarsi alle già tante attività di cucina presenti nel capoluogo, dai ristoranti cinesi a quelli giapponesi.
Una situazione che non può certo passare inosservata.