Alla Dalmec nuovi spazi e buone prospettive

Inaugurati ieri i nuovi reparti. «Produzione, qualità, sicurezza, sviluppo, qui non sono soltanto parole, ma realtà. Da piccola officina Dalmec è diventata ecellenza nazionale, un'azienda alla conquista del mondo, ma con solide radici in Trentino». L'assessore provinciale  Alessandro Olivi  così ha riassunto la storia dell'azienda che ormai prosegue da oltre mezzo secolo, grazie a  Silvio Giulio Dallago , più volte ricordato nei discorsi pronunciati in occasione dell'inaugurazione dei nuovi reparti

di Guido Smadelli

CLES - «Produzione, qualità, sicurezza, sviluppo, qui non sono soltanto parole, ma realtà. Da piccola officina Dalmec è diventata ecellenza nazionale, un'azienda alla conquista del mondo, ma con solide radici in Trentino». L'assessore provinciale  Alessandro Olivi  così ha riassunto la storia dell'azienda che ormai prosegue da oltre mezzo secolo, grazie a  Silvio Giulio Dallago , più volte ricordato nei discorsi pronunciati in occasione dell'inaugurazione dei nuovi reparti avvenuta ieri, e dei suoi fratelli  Giorgio , attuale presidente, e  Luciano , amministratore delegato.


La duplice cerimonia ha avuto inizio a «Dalmec support», ex sede dell'azienda, dove ora si svolge il taglio laser delle lamiere, con la benedizione del ristrutturato capannone impartita dal parroco  don Renzo Zeni , affiancato dai colleghi  don Carlo Tissot, don Marco Leonardi, don Aldo Pizzolli  e  don Aldo Valentini : i sacerdoti in servizio a Cles, dove Dalmec ha sede, ed a Tuenno, dove è sorta la prima officina. Qui un lungo applauso è stato riservato anche ai dipendenti «storici» della fabbrica che produce manipolatori industriali, con filiali in vari Paesi e clienti nel mondo intero:  Valerio Widmann, Renato Decaminada, Alfredo Recla, Elio Zadra, Silvio Dalpiaz, Claudio Decaminada, Ivan Erlicher, Giovacchino Bevilacqua, Elisabetta Bresadola, Guglielmo Dallago, Elisabetta Dallago, Franca Dallago .


Poi trasferimento nella sede centrale, a poche centinaia di metri di distanza, per un pranzo di gala con tutti i dipendenti e tante autorità, con una seconda benedizione dei nuovi spazi (2 mila metri, che si aggiungono ai 10 mila già esistenti), e discorsi di rito, aperti dal presidente Giorgio Dallago: «In un momento di crisi economica Dalmec ha reagito con ottimismo, puntando sulla qualità dei prodotti e sui servizi dati alla clientela».


Il presidente ha voluto ringraziare a sua volta autorità presenti e lavoratori, anche quelli recentemente giunti alla pensione, rivolgendo un ricordo particolare al fratello Silvio Giulio e a dipendenti scomparsi, per passare il microfono al fratello, amministraore delegato.
«Guardiamo ad un possibile incremento, in un ambiente sano e curato», ha introdotto Luciano Dallago. «Per il 2014 il portafoglio ordini è congruo e interessante nei primi 5 mesi, con buone prospettive per tutto l'anno. La gravità della situazione economica per noi è stata uno sprone». Nel 2014, ha continuato, sarà necessario ricorrere allo straordinario, e sono previsti nuovi addetti. Quindi l'appello a dipendenti e sindacati: «Insieme dobbiamo continuare a pedalare, per giungere al traguardo da protagonisti e da vincitori. Per questo dovremo trovare insieme una soluzione equa, soddisfacente per i lavoratori».


Quindi altri intervento, di Alessandro Olivi («un modello di solidarietà e bilateralità, necessario, e che in Dalmec si sta facendo»), di  Diego Mosna , vicepresidente del cda, che ha evidenziato la straordinaria organizzazione di questa impresa, sottolineando come nel corso della visita abbia potuto notare due impianti (manipolatori) in partenza per Chicago, due per il Giappone, a dimostrazione della mondialità della produzione. Per lasciare posto infine al momento di festa che tradizionalmente viene organizzata a fine anno con i dipendenti, considerati componenti di diritto della «grande famiglia».

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