Fiat, nuovi modelli e contestazioni
POMIGLIANO D’ARCO (NAPOLI) - Fuori la protesta, anche dura, nei confronti di Sergio Marchionne; dentro la presentazione di modelli da immettere sul mercato europeo nei prossimi mesi: è stata una giornata intensa, quella presso lo stabilimento Fiat Chrysler di Pomigliano d’Arco.
POMIGLIANO D’ARCO (NAPOLI) - Fuori la protesta, anche dura, nei confronti di Sergio Marchionne; dentro la presentazione di modelli da immettere sul mercato europeo nei prossimi mesi: lo stabilimento Fiat Chrysler di Pomigliano d’Arco, oggi è stato il salotto per le anticipazioni ai concessionari del gruppo di restyling di auto da portare al salone di Ginevra, ma anche lo sfondo di dure proteste da parte dei componenti del comitato di lotta «cassaintegrati e licenziati», insieme con disoccupati di Acerra, e di presidi più pacifici da parte di Slai Cobas e Fiom, che chiedevano il ritorno al lavoro di tutti.
«Uccidono diritti, salari e operai. Marchionne assassino. Uniti si vince»: recitava lo striscione esposto dai componenti del Comitato di lotta e dai disoccupati di Acerra, facendo riferimento «ai suicidi avvenuti in questi anni di cig, ultimo quello di tre giorni fa del 43enne che si è impiccato ad Afragola», cassaintegrato del polo logistico di Nola iscritto allo Slai Cobas. Ma, all’esposizione dello striscione, lungo circa 20 metri, i cassaintegrati dello stabilimento di Pomigliano e del reparto logistico di Nola, iscritti al sindacato di base, e arrivati in mattinata, sono andati via, così come gli attivisti della Fiom che avevano abbandonato il presidio già prima. Dallo Slai Cobas, arriva poi la polemica per la manifestazione considerata a «mero uso mediatico». «Non possono esservi scorciatoie sostitutive della lotta operaia - hanno spiegato dallo Slai Cobas - o finti e ininfluenti scioperi proclamati dall’esterno da soggetti sociali terzi in quanto di fatto speculari agli altrettanto finti piani di Marchionne, e per di più messi in atto, proprio come l’Ad Fiat, a mero uso mediatico-virtuale».
Nello stabilimento, invece, 700 concessionari italiani e stranieri partecipavano alla convention di due giorni loro riservata, nel corso della quale il responsabile Emea per Fiat Chrysler, Alfredo Altavilla, discuteva di marketing e soprattutto, secondo indiscrezioni trapelate, presentava restyling di alcune vetture da portare al prossimo salone di Ginevra, tra cui un modello Panda, la «X», che dovrebbe essere prodotta proprio nello stabilimento di Pomigliano. Per accogliere i concessionari, il Lingotto ha organizzato tutto alla perfezione, facendo arrivare poltrone e megaschermi, e blindando il reparto scelto per la convention dove, pare, nessuno degli operai al lavoro è potuto accedere. (ANSA)