TRENTO - Rimesse degli immigrati dall'Italia: nel 2013 si è registrato il valore più basso degli ultimi sei anni, sia per quanto riguarda l'ammontare complessivo che l'incidenza percentuale sul Pil. Il volume dei soldi mandati a casa, secondo la Fondazione Leone Moressa che si basa sui dati della Banca d'Italia, ammonta a 5,5 miliardi di euro, con una contrazione del 19,5%, pari a 1,3 miliardi in meno, sul 2012. L'incidenza percentuale sul Pil è diminuita dallo 0,44% allo 0,35%. Ma Il Trentino Alto Adige è in controtendenza, con un aumento del 6,3%, più accentuato a Bolzano, con un +10,9%, ma significativo anche a Trento, col +1,5%.

Dal Trentino l'anno scorso gli immigrati hanno mandato a casa 27,7 milioni di euro. La somma supera di 409 mila euro il dato 2012, anche se rimane inferiore ai record, oltre i 30 milioni, raggiunti nel 2010-2011. La destinazione principale resta la Romania, dove però le rimesse sono scese del 2,6%, passando da 3,7 a 3,6 milioni. La sorpresa è invece il balzo dei fondi inviati nel Paese d'origine dagli immigrati pakistani: le rimesse in Pakistan sono cresciute del 16,1%, passando da meno di 2 a 2,3 milioni e portando i pakistani dal quarto al secondo posto.

Al terzo posto per ammontare 2013 ci sono le rimesse in Marocco, salite del 2,2% a 2,2 milioni. Segue la Colombia, che però perde il 6,4% scendendo a 1,9 milioni. Gli albanesi hanno mandato a casa 1,4 milioni (+7,5%), gli ucraini e le ucraine 1,1 milioni (+2,8%). Sopra il milione ma in diminuzione le rimesse moldave, mentre fanno un balzo del 17,4% quelle destinate all'India, salite a quasi 1 milione.
La Fondazione Moressa ricorda che il valore delle rimesse in regione è pari a 58,8 milioni, corrispondenti allo 0,17% del Pil e a 646 euro inviate pro capite, in leggero calo sul 2012.