Paolo Manfrini a capo di Trentino Marketing
Trentino Marketing, l'assessore Dallapiccola annuncia: «Il Consiglio d'indirizzo sarà composto da me, dall'amministratore unico Paolo Manfrini e dal consigliere delegato di Trentino Sviluppo al turismo, Fulvio Rigotti». Sarà questo comitato superiore a fornire le linee guida all'amministratore unico, che a sua volta le trasferirà al direttore generale Maurizio Rossini. La composizione del Consiglio d'indirizzo - aggiunge - consentirà di rendere compatibili le scelte di sviluppo e promozione turistica con le politiche industriali di Trentino Sviluppo rivolte al mondo del turismo stesso» L'interrogazione del M5S
Consiglio d'indirizzo, amministratore unico e direttore generale: si compone così la «filiera decisionale corta, snella ed agile» cui spetterà il compito di rilanciare il comparto turistico trentino. Ieri l'assessore al turismo Michele Dallapiccola ha presentato a Fulvio Rigotti (che in Trentino Sviluppo segue il comparto turistico) la proposta ufficiale dello scorporo di Trentino Marketing da Trentino Sviluppo.
Le due aziende controllate dalla Provincia tornano ad essere due società distinte. Non si tratta di un'azione che accadrà in un futuro non ben definito: dopo la verifica giuridica, il nuovo assetto sarà presentato all'assemblea di Trentino Sviluppo prevista per lunedì 30 giugno: da martedì 1 luglio diverrà effettiva la «separazione» tra braccio turistico e braccio di sviluppo industriale.
Bando al «divorzio»: l'operosità delle due diverse strutture societarie muoverà i remi di una stessa barca per ottimizzare crescita ed efficienza di questi due «motori» del Trentino.
Parola dell'assessore Dallapiccola, che annuncia: «Il Consiglio d'indirizzo sarà composto da me, dall'amministratore unico Paolo Manfrini e dal consigliere delegato di Trentino Sviluppo al turismo, Fulvio Rigotti». Sarà questo comitato superiore a fornire le linee guida all'amministratore unico, che a sua volta le trasferirà al direttore generale Maurizio Rossini. La composizione del Consiglio d'indirizzo - aggiunge - consentirà di rendere compatibili le scelte di sviluppo e promozione turistica con le politiche industriali di Trentino Sviluppo rivolte al mondo del turismo stesso».
Nasce il «Tavolo azzurro». «Per nome e per competenze vuole essere simile al Tavolo verde di cui già mi avvalgo nel settore dell'agricoltura» spiega Dallapiccola. In sostanza, al tavolo siederanno i membri del Consigli d'indirizzo ed i portatori di interesse delle diverse associazioni di categoria. «Scambio e confronto reciproco - dice - consentiranno una maggior efficacia d'azione».
Paolo Manfrini e Maurizio Rossini non sono nomi nuovi sotto il «cielo turistico» trentino: «La scelta di impiegare professionisti già inseriti nella pianta organica attuale - illustra - è per evitare di pagare nuove indennità d'amministrazione». Insomma, la spending review impone l'equazione «visi noti uguale zero gettoni di presenza aggiuntivi». Anche la previsione di mantenere un unico «zoccolo» gestionale per i servizi amministrativi rispecchia l'ottica di contenimento della spesa economica: «Si tratta di un Centro servizi condiviso in cui i dipendenti lavoreranno per entrambe le società - esplica Dallapiccola - Il resto dell'organico sarà suddiviso nelle due diverse aziende».
Quali saranno le priorità della neonata Trentino Marketing? «Senza dubbio - afferma Dallapiccola - una programmazione finanziaria volta alla redistribuzione dei grandi eventi sul territorio». Impossibile non leggere a lettere cubitali la parola «ritiri calcistici». «Tutto è in discussione nell'ottica di un'efficace razionalizzazione - chiarisce - Stileremo una cartina del territorio dove individueremo cosa viene fatto e dove: l'obiettivo finale è quello di migliorare il rapporto tra costi e benefici, la collocazione territoriale». Qui si inseriscono anche i piccoli eventi: «Il calo delle risorse - dichiara - ci impone di pensare ad alcuni accorpamenti per le iniziative troppo simili o vicine».
Tra le «urgenze» finisce anche la nuova pianificazione territoriale rispondente alle esigenze dei diversi territori (centri termali piuttosto che ciclabili) e, soprattutto, il rinnovo delle modalità di comunicazione «attraverso una valorizzazione del Social Network, in modo da rendere più accattivante e dinamico il sito web». Da non scordare la profonda integrazione che deve nascere tra agricoltura e turismo «grazie a campagne pubblicitarie - conclude - che devono utilizzare i prodotti agroalimentari come veicolo di emozione ed attrazione turistica».