Prima casa, aiuti al via: 11 milioni per le giovani coppie
Con l’ok ai moduli per le domande di aiuti prima casa e gli 11 milioni di euro assegnati dalla giunta provinciale da qui al 2034 alle Comunità di valle, è tutto pronto per le giovani coppie e i nubendi (l’età massima consentita è pari a 45 anni) che vogliano acquistare la prima casa nei prossimi anni. Le domande, secondo le prime indicazioni, dovrebbero poter essere presentate a partire dal prossimo 7 gennaio e per tre mesi fino al 7 marzo e saranno valutate non in ordine di arrivo ma sulla base dell’Icef, il cui limite massimo è 0,45. L’aiuto delle Comunità di valle (per Trento, Cimone, Aldeno e Garniga toccherà al Comune capoluogo gestire la partita dei contributi) sarà erogato sotto forma di abbattimento al 70% del tasso spuntato con la banca per un periodo massimo di 20 anni.
A dare l’ok all’iter per gli aiuti casa, aprendo alle domande per ciascuno dei prossimi quattro anni, dal 2015 al 2018 compresi, è stata la giunta provinciale con la delibera numero 2243. La proposta mette in pratica quanto previsto dalla finanziaria provinciale dello scorso aprile in cui la Provincia si è data l’obiettivo di adottare un piano di interventi per l’edilizia abitativa agevolata per gli anni 2015-2018, stabilendo la possibilità di concedere contributi a giovani coppie e nubendi per interventi di acquisto, di acquisto e risanamento e di risanamento della prima casa di abitazione per la durata massima di 20 anni sulle rate di ammortamento dei mutui.
Le agevolazioni sono concesse ed erogate dalle Comunità in cui sono collocati gli immobili oggetto di intervento, sulla base di specifiche graduatorie approvate dagli stessi enti. Per poter assegnare gli aiuti, le Comunità hanno ricevuto dalla stessa giunta, sempre con la delibera di lunedì scorso, le risorse necessarie per cercare di accontentare le domande in arrivo a partire dal prossimo 7 gennaio. In totale, infatti, 11 milioni 681.060,80 euro sono stati concessi dalla giunta in 20 rate annuali per coprire le domande del solo 2015.
Più nel dettaglio, le risorse assegnate ai diversi territori vedono una quota di 2,237 milioni di euro destinati al Territorio dell’Adige (Trento, Cimone, Garniga e Aldeno), ai 324.000 euro circa per la Val di Fassa, 1,11 milioni di euro per l’Alta Valsugana e Bersntol, 1 milione circa per l’Alto Garda e Ledro, 149.000 euro per la Comunità della Paganella, 1,7 milioni di euro per la Vallagarina, 214.000 euro per la Val dei Laghi, 227.000 euro per la Val di Cembra, 860.000 euro per la Val di Non, 512.000 euro per la Val di Sole, 1 milione 88.000 euro per le Giudicarie, 335.000 euro per il Primiero, 524.000 euro per la Comunità Rotaliana-Koenigsberg, 508.000 euro per la Val di Fiemme, 624.000 euro per Valsugana e Tesino e 210.000 euro per gli Altopiani Cimbri.
Gli aiuti saranno calcolati come segue: per l’acquisto prima casa la spesa massima ammissibile sarà di 200.000 euro, la Comunità calcolerà l’aiuto sul 75% massimo di questa cifra, ovvero su 150.000 euro. I contributi serviranno ad abbattere al 70% gli oneri derivanti dal tasso applicato. Oggi i fissi si aggirano sul 2,5%, quelli variabili salgono al 4-6% circa.
A livello di Icef, il livello massimo per poter accedere è pari allo 0,45. Si tratta di un coefficiente che non rappresenta un valore unico di patrimonio e reddito. Molto dipende infatti anche dal numero di componenti della famiglia. Per un nucleo con tre componenti ad esempio pressuppone un reddito indicativamente di 54.000 euro, che sale a 64.000 euro circa per le famiglie con cinque componenti. Per un nucleo di due si parla di circa 33.000 euro.
Per quanto riguarda il risanamento, poi, va detto che la spesa massima su cui si calcola l’agevolazione è pari a 100.000 euro.