Alla Pvb Solutions, azienda del gruppo ex Petrolvilla, la nuova proprietà ha aperto la procedura di mobilità per 81 dipendenti su 189. Quasi la metà dei lavoratori rischia il licenziamento. La nuova proprietà Energon Esco riorganizza Pvb Solutions, l’azienda del gruppo Pvb specializzata in gestione calore e servizi energetici, in vista del rilancio. Ma intanto ha inviato la lettera che apre la procedura di mobilità per 81 dei 189 dipendenti. Ora si apre la trattativa con i sindacati che proporranno soluzioni alternative.

L’allarme però è grande. Anche perché Energon ha ereditato una Pvb Solutions che nel 2013-2014 ha perso il 22% del fatturato, sceso a 47,7 milioni di euro e ora ulteriormente diminuito a 38 milioni, e ha registrato un rosso di 12 milioni, che ha portato ad un patrimonio negativo per oltre 6 milioni.

Energon Esco, società con sede a Modena specializzata nell’efficientamento e produzione energetica per edifici privati e terziario, è partecipata dal fondo Nem Imprese di Nem sgr (gruppo Banca Popolare di Vicenza). Ha acquisito il 100% di Pvb Solutions nell’ambito del concordato preventivo in continuità, richiesto il 15 ottobre 2014 e approvato dal tribunale il 21 maggio scorso. L’acquisizione è del 29 maggio. Energon ha messo sul piatto un finanziamento di 3 milioni. Nuovo presidente di Pvb Solutions è Gianluca Guaitoli, vice Luca Pedani, entrambi soci Energon.

Pvb Solutions, ricorda il nuovo amministratore delegato Gianluca Zanivan, che in passato ha già lavorato nell’azienda trentina, è leader nella gestione impiantistica ed energetica di edifici civili, ospedalieri e industriali, con un portafoglio di oltre 2.000 edifici nel Nord Italia, per un totale di oltre 300.000 megawattora gestiti. «Il gruppo Pvb negli ultimi anni ha risentito negativamente della difficile congiuntura economica, con un conseguente riflesso sulla situazione finanziaria che si è rapidamente manifestata sulla controllata Pvb Solutions, penalizzandone fortemente anche lo sviluppo commerciale con una flessione del fatturato che è passato da 61 milioni nell’esercizio 2012-13 a 38 milioni di budget per il 2015-16».

Il nuovo progetto imprenditoriale, spiega Zanivan, «prevede l’esecuzione del Piano concordatario attraverso una profonda riorganizzazione, indispensabile al rilancio dell’azienda e al tempo stesso una forte spinta sui progetti di innovazione e sviluppo prodotto/mercato derivanti dalle sinergie tra le due aziende. Il progetto di riorganizzazione è focalizzato su una profonda revisione dell’organizzazione aziendale, con razionalizzazione delle sedi e del personale su tutto il territorio, permanenza del quartier generale in Trentino e un nuovo assetto organizzativo».

In particolare la ristrutturazione «comporta una necessaria riduzione dell’organico attraverso dismissioni di aree non core e una contestuale riduzione del personale attualmente in attività. La crescita sarà supportata da sinergie commerciali, operative, finanziarie che il neo gruppo, diventato così di primario livello all’interno del settore di riferimento, è in grado di proporre al mercato attraverso un’offerta coordinata, strutturata e completa di servizi energetici. Alcune importanti iniziative - conclude Zanivan - sono già in fase di avanzata trattativa commerciale. Sono in fase di rilascio i primi progetti su aree strategiche del business quali i sistemi di telecontrollo».