Coldiretti: basta speculazioni sulla frutta e sulla verdura
Dal campo alla tavola i prezzi della frutta moltiplicano fino al 500%: pesche pagate al produttore 0,30 euro vengono rivendute al consumatore a 1,80 euro al chilo, susine e meloni da 0,40 al 1,40, uva da tavola da 0,80 a 2,50. La denuncia viene da Coldiretti sulla base di un'analisi su dati Ismea relativi alla terza settimana di luglio resa nota a Expo in occasione della Giornata dell'ortofrutta.
Secondo Coldiretti, è in atto in Italia "una speculazione che sottopaga la frutta agli agricoltori e non permette a molti cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile per la salute in questa stagione". "Nella forbice dei prezzi dal campo alla tavola - sottolinea il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo - c'è margine da recuperare per garantire un reddito agli agricoltori e convenienze per tutti i cittadini".
Coldiretti nella nota precisa che a livello nazionale sono 345.883 le unità lavorative impegnate ogni anno nel settore dell'ortofrutta, cui se ne aggiungono altre 28.621 che lavorano nell'industria della trasformazione. La raccolta, poi, rappresenta un'opportunità di lavoro per duecentomila giovani italiani. In questo contesto secondo l'associazione degli agricoltori è in atto una vera rivoluzione grazie al progetto "Scendipianta" di Fai, che accorcia la filiera riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita, per premiare chi produce "bene".
"Il progetto - sottolinea Coldiretti - ha trovato l'attenzione della catena distributiva Conad, con la quale è stato stretto un accordo e sono iniziate le prove su vari punti vendita con alcuni prodotti, come le pesche".