Volkswagen, tegola fiscale per i dati truccati sui consumi
Il procuratore della repubblica di Braunschweig, Klaus Ziehe, ha reso noto di aver aperto indagini nei confronti di Volkswagen anche per frode fiscale, in relazione ai dati truccati sui consumi dei motori e dunque sulle emissioni di Co2. Si aggiunge, dunque, un altro scandalo a quello noto delle falsificazioni dei test sulle emissioni, ottenute grazie a una manipolazione software.
Ora, in sostanza, il colosso automobilistico tedesco è accusato di aver provocato un grave danno erariale, perché pubblicando dati ufficiali abbassati rispetto alla realtà del carburante consumato ogni cento chilometri, ha consentito agli utenti di pagare una tassa di circolazione inferiore a quanto dovuto in base al reale inquinamento correlato con l'uso delle vetture.
Il bollo auto, infatti, ha un costo proporzionato alle emissioni inquinanti.