Fugatti denuncia le consulenza di Informatica Trentina a Deloitte
Dal 2009 al 2014, le consulenze affidate dalla Provincia autonoma di Trento e dalla partecipata Informatica Trentina alla società Deloitte Consulting ammontano a 10.257.675 euro, di cui 8.856.842 euro effettivamente liquidati. Di questa somma il 59,4% - pari a 5 milioni e 268.108 euro - sono stati spesi per consulenze affidate con trattativa diretta.
Queste le cifre riportate in una conferenza stampa dal consigliere provinciale trentino e segretario locale del partito Maurizio Fugatti della Lega Nord, che ha riferito di avere potuto visionare tutte le informazioni nel dettaglio dopo aver presentato un'interrogazione nata dopo la comunicazione, da parte della magistratura, di un'inchiesta giudiziaria sulla maxiconsulenza da 7.474.00 euro affidata dal consorzio pubblico Trento Rise alla società di consulenza Deloitte Consulting. Fugatti ha detto inoltre che esiste" una corrispondenza di circa un anno tra i vertici di Informatica Trentina e la Provincia: si tratterebbe di sette o otto lettere inviate tra l'aprile 2014 e l'aprile 2015 firmate dal presidente Ugo Rossi e dal dirigente generale Paolo Nicoletti, con cui - sostiene Fugatti - si sollecitava Informatica Trentina a siglare un contratto di consulenza con Deloitte in scadenza al 31 dicembre 2014.
Un contratto che, però, non è stato firmato, forse a causa di un parere legale richiesto da Informatica Trentina, probabilmente poco favorevole alla sottoscrizione. Il valore di quel contratto, pari a 1 milioni e 351.000 euro, - sostiene ancora il consigliere della Lega Nord - sarebbe la differenza tra la cifra fatturata dalla Deloitte (10,2 milioni) e gli 8,8 milioni liquidati invece dalla Provincia di Trento". "La Provincia, che per la prima volta pubblica ufficialmente questi dati - sostiene Fugatti - dovrebbe chiarire come mai quel contratto non è stato siglato e poi spiegare come mai sono state affidate tutte queste consulenze a Deloitte. Rossi ha la responsabilità di avere proseguito con le consulenze già affidate ai tempi di Dellai. Viene da pensare che se non ci fosse state l'inchiesta, le cose sarebbero proseguite come sempre - afferma Fugatti -. Probabilmente quel parere legale, che esiste, perchè ne da conto lo stesso presidente Rossi nella sua risposta alla mia interrogazione, non è stato dei migliori e, scopriamo, visto che il contratto non è stato siglato e nemmeno pagato. Sarebbe da capire il perchè", conclude Fugatti.
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