L'idea del Comune: uno sponsor per cambiare il nome del PalaTrento
«Allora, per la partita dell'Aquila ci vediamo direttamente al Pala Melinda». Oppure: «Domenica andiamo a tifare Giannelli al Pala spumanti Ferrari». Frasi così, nel prossimo futuro, potrebbero avere un senso, visto che questa è l'idea dei consiglieri comunali: dare al PalaTrento (a onor del vero un nome ben poco fantasioso, suggestivo e significativo) il nome di uno sponsor. Per ora siamo nella fase del sondaggio esplorativo: ovvero, il Comune ha apprezzato l'idea e dato l'ok, con sindaco e giunta che danno «mandato a un soggetto competente di ricercare una sponsorizzazione per il Pala Trento e agli uffici di predisporre un bando dove sia specificata la durata della sponsorizzazione e l'importo che dovrà essere versato».
L'idea non è certo nuova e tanti palazzetti in Italia, in Europa e nel mondo prendono il nome dallo sponsor di turno. Di turno perché, in effetti, i contratti scadono e quindi i nomi cambiano: basti pensare al Forum di Assago, diventato negli anni Mediolanum Forum, Fila Forum o Datch Forum. Ma c'è anche chi, in realtà, alla faccia del Dio denaro e del business, preferisce intitolare i luoghi a delle persone più che a delle aziende: è il caso, ad esempio, del Nelson Mandela Forum a Firenze (che si trova in piazza Enrico Berlinguer, ben più romantico di via Fersina in località Ghiaie).
L'idea di «vendere» il nome del PalaTrento è stata presentata da vari consiglieri, di maggioranza e minoranza, ovvero Tomasi, Bungaro, Uez, Serra, Negroni, Moranduzzo, Zanetti, Oliva, Salizzoni, Merler, Bozzarelli e Maestranzi.
Nella proposta si legge che «è innegabile che gran parte, per non dire tutti, i settori della nostra economia si basano sulla pubblicità. Lo sport non fa eccezione, anzi, le sponsorizzazioni sono fondamentali e vitali, perché le manifestazioni sportive possano essere realizzate: mentre i contributi pubblici continuano a diminuire, diventa sempre più importante il ruolo delle aziende che finanziano».
L'iniziativa dei consiglieri, in realtà prevede che la parola Trento rimanga nel nome: «Abbiamo Aquila basket e Trentino volley ai massimi livelli in Italia e in Europa e quindi potrebbero veicolare il nome Trento, tramite giornali e trasmissioni sportive nazionali ed internazionali». Infine si sottolinea come «questo tipo di pubblicità consentirebbe di avere delle entrate aggiuntive, che potrebbero essere investite a favore delle piccole realtà sportive, che fanno sempre più fatica a reperire risorse». Le aziende interessate (si parla di trentine nella delibera, ma non nel mandato al «soggetto competente») potranno quindi dare il proprio nome al palazzetto, purché non svolgano attività collegate al gioco d'azzardo, tabacco, superalcolici, armi, materiale pornografico.