«L'uscita dall'Euro per l'Italia sarebbe una cosa disastrosa»
L'analisi dell'economista francese Jacques Attali
«L'Europa a due velocità vuol dire che se una nazione come l'Italia decidesse di uscire dall'euro questa scelta non sarebbe un ostacolo per il futuro dell'Unione», tuttavia «per Roma sarebbe un autentico disastro. Il costo sarebbe pazzesco, parliamo dell'ordine di 350-400 miliardi di euro». Lo afferma l'economista francese Jacques Attali in un'intervista al Mattino.
«L'ipotesi della doppia velocità può finalmente spingere a fare chiarezza, a capire cioè se si accetta la determinazione di andare molto più velocemente di adesso verso l'integrazione. E per questo - sottolinea Attali - il primo banco di prova non potrà che essere la difesa comune. È qui che si chiarirà chi sta da una parte e chi dall'altra all'interno dell'Ue».
«L'Europa ha tre nemici: la Russia di Putin, la Cina e gli Stati Uniti di Trump che per la prima volta nella storia europea considerano l'Ue un rivale, un avversario», osserva Attali. «È come si risponde a questi competitors, se non vogliamo chiamarli nemici, che farà la differenza. Per questo serve senza più indugi una maggiore integrazione tra i Paesi».
Secondo l'economista, per l'Italia sarebbe meglio andare alle urne a giugno, «perché si uniformerebbero le elezioni a quelle già fissate in Olanda, Francia e Germania. Dopo si potrebbe ripartire tutti insieme e verificare la reale volontà dei big dell'Ue di rafforzare il percorso dell'integrazione. Ci sarebbero almeno cinque anni davanti per poter lavorare insieme senza pause elettorali: non mi sembrano pochi».