Mercedes a Ravina: 6,5 milioni per dire addio alla crisi
Un investimento di sei milioni e mezzo per mettere la crisi definitivamente alle spalle.
È l’obiettivo (e l’auspicio) di Alois Baumgartner presentando la nuova Autoindustriale srl di Trento, la rinnovata ed ampliata sede a Ravina, concessionaria ufficiale Mercedes che offre veicoli di ogni «taglia» dalla Smart al truck. Sabato prossimo l’inaugurazione dei locali, che ospitano showroom per il nuovo e l’usato, officina e carrozzeria anche per mezzi pesanti e autobus.
Alois, amministratore delegato, e il fratello Jacob, presidente, portano avanti il progetto imprenditoriale partito 41 anni fa dal padre Eduard Baumgartner: era il 1976 quando il fondatore dell’azienda Autoindustrale inaugurò a Bolzano il punto di distribuzione del marchio Mercedes-Benz veicoli industriali.
Nel 1996 venne aperta la filiale di Brunico e nel 2008 il gruppo sbarcò in Trentino: prima con la vendita di vetture, poi - dal 2011 - con la vendita di veicoli commerciali ed industriali. Autoindustriale, che rappresenta l’unica concessionaria regionale autorizzata per il marchio Mercedes, festeggia il 41esimo compleanno con il rinnovo della sede di via Stella a Ravina: aumenta lo spazio espositivo per le vetture nuove, con un piano dedicato all’usato multimarca.
Alois Baumgartner, investire sul prodotto significa che la crisi è passata?
«Abbiamo subìto una crisi di mercato che ha abbracciato l’intero nostro settore, dal 2008 al 2015. Le immatricolazioni, sia delle vetture che dei van e dei veicoli pesanti, si sono ridotte drasticamente in percentuali che vanno dal 40-50% dei veicoli, al 30-40% dei van fino al 60-70% dei camion. Sono dati che abbiamo registrato a livello regionale. A partire dal 2015 c’è stata un’inversione di tendenza, con una crescita interessante già nel corso di quell’anno: da valori molto bassi delle immatricolazioni in questi ultimi due anni abbiamo avuto incrementi in parte anche molto forti, anche del 50% per i veicoli pesanti e del 40% dei van. Quest’anno nel settore delle auto la crescita è stata fra l’8 e 10%. Lo scorso anno eravamo fra il 15 ed il 18%. Il fatturato complessivo nel 2017 dovrebbe raggiungere i 90 milioni di euro, l’anno scorso era di 84 milioni. Abbiamo 220 addetti in regione, una cinquantina a Trento e una decina a Rovereto».
Dopo tanti anni di contrazione delle vendite, come si spiega l’impennata del 2015?
«Già nel 2014 si era notato un piccolo cambiamento positivo: era dal 2008 che registravamo cali ogni anno. Nel 2015 c’è stata un’inversione di tendenza, che ha coinciso con il fabbisogno dei mezzi di lavoro. Se negli anni precedenti i clienti hanno cercato di tirare avanti con i mezzi vecchi, non appena la congiuntura generale ha dato un po’ di speranza di miglioramento le immatricolazioni si sono riprese».
Con la ripresa del mercato, è dunque arrivata la decisione di investire sul punto vendita di Trento.
«Sì. Abbiamo rilevato il ramo d’azienda delle vetture proprio nel 2008, aggiungendo poi quello dei veicoli, ma all’inizio abbiamo dovuto gestire la crisi. All’epoca eravamo in affitto. L’immobile è stato rilevato nel 2014: fra acquisto e ristrutturazione abbiamo investito circa 6 milioni e mezzo di euro. L’amministrazione è stata spostata a Bolzano e sono stati ripensati gli spazi in collaborazione con gli architetti ed i tecnici di Mercedes. La nostra sede ristrutturata è organizzata su circa 4.500 metri quadri coperti, con un salone esposizione e vendita vetture e veicoli commerciali Mercedes Benz e Smart da 850 metri quadri, un salone esposizione vetture usate di 460, oltre a 1.350 metri quadri dedicati all’accettazione ed all’officina vetture. Ai veicoli commerciali sono dedicati oltre mille metri quadri fra carrozzeria e officina, anche per gli autobus Mercedes e Setra».
È di qualche settimana fa la notizia che il gruppo Barchetti ha acquisito all’asta due compendi produttivi per totali 30mila metri quadri a Trento nord, per farne la più grande concessionaria di veicoli del Trentino. A questo progetto voi rispondere con il vostro polo a Trento sud?
«Gli obiettivi sono diversi. La strategia di Barchetti è di creare grandi centri autocity dove concentrare le sinergie. Più marche in un unico centro formando un polo, come sono i centri commerciali. La nostra filosofia è diversa e più tradizionale: noi siamo Mercedes e la ristrutturazione è stata eseguita sia all’interno che all’esterno secondo gli standard Mercedes. Il nostro è un marchio premium, presente però in tutti i segmenti, anche in quelli “bassi” come Classe A e Smart».