Dal liceo Galilei a Forbes Due trentini nei «best 100»
Impegno, bravura e quel pizzico di fortuna che non guasta mai
Impegno, bravura e quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Elia Bombardelli e Federico Oliva, 29 anni entrambi, ne sono certi: questa è la «formula vincente» che li ha aiutati nelle loro carriere e che loro non mancano mai di ripetere ai ragazzi che incontrano (e ai propri alunni, nel caso di Bombardelli). Qualora le parole non bastassero a convincere gli studenti che si può alzare l’asticella e sognare, il loro percorso di studio e di vita vale come esempio e conta più di mille parole.
Stessa età, stesso liceo (lo scientifico Galilei di Trento), stessa classe. «Eravamo la mitica terza C - evidenziano entrambi, ricordando il terzo anno delle superiori - una classe davvero particolare, perché molti di noi si sono distinti in varie discipline, dalla matematica allo sport. La nostra preparazione è merito dei nostri insegnanti, tutti bravissimi».
Dopo la maturità, le strade si sono separate. Elia Bombardelli ha proseguito gli studi a Trento e Federico Oliva si è trasferito a Milano. I loro destini si sono recentemente incrociati nonostante le distanze fisiche, grazie a Forbes, la rivista di economia e di finanza fondata nel 1917 e che dallo scorso ottobre ha un’edizione italiana: entrambi sono nell’elenco dei 100 under 30 più influenti, nel campo dell’education e della finanza.
I due talenti trentini sono tra «i migliori 100 giovani italiani sotto i trent’anni distintisi in 20 categorie, dall’arte alla finanza, dallo sport alla tecnologia. Nell’elenco si trovano nomi come la campionessa di scherma Bebe Vio e l’attrice Matilde Gioli.
Ecco chi sono i «nostri» migliori under 30 per il 2018.
Elia Bombardelli è docente di matematica e fisica al liceo internazionale Lia di Rovereto e proprio nel «suo» liceo, il Galilei; Federico Oliva è stato appena promosso director dell’hedge found York Capital, con base a Londra.
Il primo è uscito con il massimo dei voti alla maturità e si è laureato in tempi brevissimi all’Università di Fisica di Trento con lode; il secondo, partendo da un «77» all’esame di stato («Tutto nasce attorno al 7 - scherza Oliva - era il 7.7.2007 e il voto è stato 77»), si è laureato in Economia alla Bocconi per la triennale (con lode) e ha completato gli studi a Oxford. «Sono il primo laureato della famiglia - evidenzia Oliva - Lo sottolineo proprio per far passare un messaggio ai ragazzi: non bisogna essere “geni”, ma occorre lavorare duro per raggiungere gli obiettivi.
Al Blackstone Group in passato, ma anche nel primo periodo a York Capital ho lavorato anche 100-110 ore alla settimana. Ho fatto tanti sacrifici, sottraendo tempo alla mia famiglia, che sta a Trento, agli amici. Ma c’è da dire che all’estero esiste la meritocrazia al 100%, soprattutto nell’ambito della finanza. Io sono riuscito a progredire perché ho portato un contributo rilevante alla crescita della mia azienda. Ora mi piacerebbe mettere a disposizione dei ragazzi la mia esperienza, aiutare chi vuole uscire dall’Italia e magari non sa come fare, a chi rivolgersi. Perché a Trento si vive bene e chi te lo fa fare di andare fuori? Mi ci sono anche ragazzi che hanno ambizione e disponibilità al sacrificio».
Elia Bombardelli dopo la laurea ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento di matematica e fisica nella scuole superiori e da cinque anni insegna al liceo Galilei e al «Lia» di Rovereto, il liceo linguistico internazionale. Dal 2012, quando ha aperto un canale youtube, il suo nome è diventato noto agli studenti di mezzo mondo. Le sue lezioni, in italiano, destinate ai suoi alunni, sono seguite da migliaia di studenti. Con numeri da capogiro: superate 22milioni di visualizzazioni, un milione solo nell’ultimo mese, oltre 150mila iscritti al suo canale. Anche in questo caso conta il sacrificio: è nei pomeriggi liberi da impegni scolastici che il professor Bombardelli, con microfono, tablet e penna, registra da casa le lezioni che gli studenti possono visualizzare gratuitamente.
«Mi arrivano ringraziamenti da tutta Italia, ma anche dall’estero, da studenti che si trovano fuori sede e che, come mi spiegano, attraverso le mie lezioni riescono a tenersi aggiornati sul programma. Mi seguono anche molti ragazzi che non possono essere in classe perché malati, e universitari che devono ripassare la matematica delle superiori per colmare le lacune. Mi arrivano ringraziamenti anche per la gratuità delle lezioni, perché grazie ai miei video non hanno dovuto ricorrere a lezioni private».
L’idea è nata negli anni dell’università, seguendo video che all’epoca erano solo in lingua inglese. «Pensando di produrre qualcosa per i miei alunni e cosa sarebbe stato comodo per me da studente, ho iniziato a caricare su youtube le lezioni. Considero le registrazioni parte del mio percorso da docente: a me tornano utili perché utilizzo il materiale quotidianamente, a volte invito i ragazzi a vedere prima i video così in classe abbiamo più tempo per gli esercizi». Il professor Bombardelli ha partecipato all’Italian Teacher Priz 2016. «Su 12mila insegnanti che hanno partecipato sono arrivato tra i primi cinquanta finalisti. Io ero il più giovane».
Da Trento al mondo attraverso la «rete» e da Trento a Londra passando per gli States (dove nel corso del triennio universitario Oliva aveva trascorso tre mesi di studio). Se il professor Bombardelli i suoi talenti li ha investiti in primis sul territorio, Oliva è partito dall’estero.
Cervello in fuga? «No, non mi sento un cervello in fuga, perché da un certo punto di vista in questo periodo della mia vita sono più utile all’Italia da fuori che da dentro - spiega Oliva - Ora mi occupo della strategia e della implementazione degli investimenti illiquidi del fondo, con un focus sull’Europa ed in particolare in Paesi come Italia, Spagna, Grecia, ma anche Polonia e Repubblica Ceca. Compriamo non-core assets o aziende che pensiamo abbiano un potenziale più alto di quello che esprimono ad oggi, portiamo la nostra expertize in termini di network e di capitale umano, e parallelamente investiamo capitale finanziario per supportare la crescita e sostenere il management. In poche parole, prediamo una cosa rotta, la aggiustiamo e la vendiamo a chi ha bisogno di una rendita finanziaria a basso rischio. Creiamo valore. E più avanti spero di tornare in Italia e di portare qui le competenze che ho acquisito e aiutare una crescita interna senza appoggiarsi su capitale estero. Per questo non mi sento un esiliato».