Trentino, crescono gli occupati più che in Veneto e Lombardia
In Trentino gli occupati (+2,3%) crescono più che in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Alto Adige. I dati di Agenzia del lavoro e quelli Istat sono sostanzialmente concordi: è cresciuta l’occupazione, in maniera particolare quella femminile e dei giovani, si è ridotta la disoccupazione, ed anche il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Le politiche del lavoro provinciali hanno funzionato, favorendo l’assunzione di oltre 500 persone e la conservazione del posto di lavoro di altre 500 (impiegate in aziende in difficoltà). Il calo del tasso di disoccupazione, in Trentino, è molto più favorevole che nelle altre aree (compresa la provincia di Bolzano), con un -1,1% rispetto al 2016 (Bolzano - 0,6, Nord Est e Italia - 0,5).
Le assunzioni nel 2017 fanno registrare un + 10.223 unità (+7,6%) rispetto al 2016. Il saldo occupazionale è positivo: è di + 3.154 la differenza fra assunzioni e cessazioni di lavoro (nel 2016 la differenza era invece negativa). la crescita interessa soprattutto il settore secondario manifatturiero e terziario. Il numero di contratti a tempo indeterminato rimane sostanzialmente invariato, ma cresce l’apprendistato (anticamera del l’indeterminato) e soprattutto il lavoro somministrato (utilizzato in genere nei momenti di picco di produzione, il che dimostra la buona salute del sistema delle imprese trentino).
Il dato più ‘fortè riguarda l’occupazione femminile, che cresce molto di più di quella maschile: +7.414 le donne assunte nel 2017 (+2.809 gli uomini). Ciò si riflette anche nel tasso di occupazione: stabile quello maschile, al 73% circa, mentre quello femminile è cresciuto da 59,1 al 62,1%. Bene anche i giovani: + 6.883 unità le assunzioni nel 2017 (+1.395 tra i 30-54enni e +1.945 tra i 55enni e oltre). A beneficiare delle nuove assunzioni sono solo i lavoratori italiani. Per il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi «i dati relativi al 2017 confermano che il Trentino è incamminato sulla traiettoria della crescita, con effetti importanti sull’incremento delle opportunità di lavoro.
Ci eravamo posti l’obiettivo di ridurre la disoccupazione e ciò è avvenuto in maniera evidente. Il Trentino, solitamente più lento ad agganciare il ciclo economico generale, grazie alla diversificazione del suo tessuto produttivo oggi è in grado di offrire più lavoro anche a categorie diverse di persone.