Ecco la mappa dei redditi in provincia
Il «popolo» delle partite Iva in Trentino batte quello dei titolari d’azienda. I numeri che emergono dalle denunce dei redditi nella nostra provincia (elaborati dal Ministero dell’economia e riferiti al 2016) dicono che i 6.537 lavoratori autonomi guadagnano mediamente più di 10mila euro l’anno più dei 13.267 imprenditori presenti sul territorio: 34.449 euro i primi e 23.929 euro i secondi. Una differenza che potrebbe essere legata ai maggiori costi per l’attività svolta.
In questo caso gli agricoltori (per i quali il reddito viene calcolato in base alla rendita dei terreni) non sfalsano in alcun modo la classifica, tanto che Dambel in Val di Non (nono comune più «povero» in Italia per redditi imponibili nei 730) e terra di frutticoltura, risulta avere appena 7 imprenditori con un reddito medio che sfiora i 40mila euro. Al primo posto si posiziona invece Bresimo con 4 imprenditori e un reddito di oltre 41mila euro; terzo Ospedaletto (37.360 euro per ognuno dei 15 titolari d’azienda).
Anche le partite Iva più ricche sono di casa in Anaunia, e più precisamente a Cloz: i 6 lavoratori autonomi presenti in paese nel 2017 hanno denunciato un reddito medio di 110mila euro, distaccando di più di 30mila euro i 33 colleghi di Moena (74mila euro), mentre quelli di Revò (8) raggiungono quota 69mila euro.
Per quanto riguarda invece i redditi medi più elevati tra tutti gli oltre 400mila contribuenti del Trentino (lavoratori e pensionati), i primi cinque Comuni sono Trento, Tenna, Nago-Torbole, Nogaredo e Altopiano della Vigolana. Nel capoluogo trentino, il reddito medio dichiarato è di 23.840 euro.
A chiudere la classifica sono invece 13 Comuni della Val di Non, con un’alta intensità di agricoltori professionali: come detto il più «povero» è Dambel, con 8.907 euro, seguito da Sanzeno, Livo, Cagnò, Cloz, Brez, Sporminore, Campodenno, Contà, Revò, Ville d’Anaunia, Predaia e Cis.
Guardando alla categoria dei dipendenti (un «esercito» di 242.210 persone), la media in provincia è di 17.949 euro: i più pagati risiedono nei Comuni di Altopiano della Vigolana (22.551 euro), Nogaredo (22.448 euro) e Trento (22.369).
In questa voce compaiono probabilmente gli agricoltori, dato che risultano ultime le 16 realtà a maggior vocazione frutticola (sempre ultimo Dambel).
Infine, per quanto riguarda il reddito da fabbricati (che comprende rendite catastali e locazioni) al top ci sono i Comuni turistici con Andalo, Pozza di Fassa, Canazei e Pinzolo.
I PAPERONI SI SPARTISCONO 506 MILIONI
In 778 dichiarano un «rosso» complessivo di 9,63 milioni di euro, mentre 2.624 «Paperoni» (ossia coloro che incassano più di 120 mila euro all’anno) hanno totalizzato un reddito complessivo lordo di 506,7 milioni. E poi ci sono quanti hanno raccolto meno di 10.000 euro: un esercito di 109.462 lavoratori e pensionati.
Dal buio dei risultati economici negativi al «top» di coloro che hanno incassato centinaia di migliaia di euro, secondo le dichiarazioni dei redditi 2017 (e riferite all’anno precedente).
La concentrazione maggiore di indebitati e ricchi si registra ovviamente nei centri più popolosi, ma i valori medi più alti si trovano nelle periferie: 8 contribuenti a Mezzolombardo hanno avuto un reddito negativo medio di 1,47 milioni di euro, seguono Borgo Chiese (128mila euro di «rosso» per 4), Predaia (meno 47mila euro per 12), Imer (meno 30mila euro per 7) e Mezzocorona (meno 25mila euro per 7).
Guardando dunque ai «Paperoni», distribuiti in 94 realtà amministrative, si scopre che nel Comune di Bleggio Superiore i «super-ricchi» sono 5 ed hanno dichiarato un imponibile lordo medio di 317mila euro, a Pieve di Bono Prezzo in 5 hanno totalizzato una media di 288mila euro. E poi ci sono Pinzolo (252mila euro per 26), Moena (251mila euro per 15) e Roveré della Luna (249mila euro per 6).
Solo nel 2015, coloro che dichiaravano un reddito mensile superiore ai 10mila euro al mese erano 2.323 e nel 2017 erano aumentati di 301 unità. Tra coloro che rientrano in questa fascia di reddito, la media dell’imponibile lordo ha raggiunto i 193.129 euro.
E le tasse? L’imposta media sui redditi più alta si trova a Trento (6.126 euro), Nago Torbole (5.724 euro) e Tenna (5.575 euro). Quella meno alta, invece, è a Massimeno (2.885 euro), Dambel (3.036 euro) e Bondone (3.140 euro).