Morto Armin Loacker, il «re» dei wafer
È stato l’artefice di una delle storie di maggior successo dell’economia altoatesina ed italiana: Armin Loacker, il re dei wafer, è morto all’età di 78 anni.
Quando è nato, nel 1940, l’azienda di famiglia, fondata nel 1925 dal padre Alfons, era una piccola pasticceria regionale con sede nel centro di Bolzano.
Entrato in azienda nel 1958 dopo alcune esperienze all’estero, assieme alla sorella Christine, Armin Loacker l’ha sviluppata in un «big player» del settore conosciuto a livello internazionale. «Figlio innovatore e lungimirante del fondatore - lo ricorda la Loacker con una nota - Armin è stato una colonna portante dell’azienda. La sua mente aperta e la sua concretezza hanno contribuito a gettare le basi per l’impresa di successo che è diventata Loacker negli anni. Per lui Loacker non era solo un nome, il suo nome. Loacker era la sua vita, e ci si è dedicato anima e corpo giorno dopo giorno per oltre 60 anni».
L’azienda, che conta oltre 1.000 dipendenti con un volume d’affari di 330 milioni di euro, viene oggi guidata dai figli di Armin, Andreas e Martin Loacker, e dal nipote Ulrich Zuenelli.
«La qualità era la sua missione. Nulla che non fosse naturale o accuratamente selezionato poteva entrare nelle sue ricette. “Solo se utilizzi cose buone, potrai ottenere cose buone”, è la citazione che da sempre accompagna il suo operato e anche il nostro», racconta il figlio Andreas, vicepresidente del cda.
Oltre ai due stabilimenti produttivi, uno ad Auna di sotto, sul Renon, sopra Bolzano, e l’altro ad Heinfels, in Austria, nel Tirolo dell’est, Loacker gestisce anche sette Loacker Stores.
Nel 2017 sono stati prodotti complessivamente 876 milioni pezzi, esportati in oltre 100 Paesi. Tra quelli che consumano più wafer Loacker, alle spalle dell’Italia, a sorpresa, si piazzano l’Arabia Saudita e la Corea del Sud.
«Con Armin Loacker perdiamo uno dei pionieri della nostra economia», ha dichiarato Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige che, lo scorso anno ha insignito Armin Loacker assieme alla sorella Christine Zuenelli-Loacker del premio “Una vita per l’economia”. «Proprio la sua volontà di investire sull’Alto Adige e di crescere sui mercati internazionali puntando su qualità e innovazione continua - ha aggiunto Giudiceandrea - ha fatto di Armin Loacker, assieme alla sua famiglia, uno degli imprenditori guida del nostro territorio».