La «sorpresa» pasquale: aumentati i carburanti la media benzina è 1,617
Ancora un ritocco al rialzo sulla rete carburanti italiana, che è scattato proprio nel Ponte di Pasqua e prima di quello del 25 aprile - 1 maggio. Con i mercati internazionali fermi per le festività, infatti, nel fine settimana anche Tamoil si è mossa nuovamente sul prezzo raccomandato della benzina con una correzione all’insù di 1 centesimo, dopo l’intervento su verde e diesel messo a segno giovedì scorso. Quasi tutte le case petrolifere hanno aumentato il prezzo nel fine settimana, in alcuni casi anche due volte.
Sul territorio, intanto, prosegue la tendenza generalizzata al rialzo dei prezzi praticati. In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,617 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,617 a 1,633 euro/litro (no-logo a 1,596). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,507 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,509 a 1,517 euro/litro (no-logo a 1,484).
Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,748 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,720 a 1,819 euro/litro (no-logo a 1,641), mentre per il diesel la media è a 1,640 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,628 a 1,724 euro/litro (no-logo a 1,529). Il Gpl, infine, va da 0,637 a 0,665 euro/litro (no-logo a 0,631).
Come sempre, a pesare di più sul costo dei carburanti sono le accise di Stato, che il governo non ha né cancellato né ridotto, nonostante la promessa elettorale del vicepremier Salvini che prima del voto aveva annunciato che «il taglio delle accise sarà la prima cosa che faremo una volta al governo».