Salvataggio della Carige: domani la riunione a Roma e mercoledì il cda delle Rurali
È convocata domani a Roma la riunione del comitato di gestione del Fitd per esaminare eventuali interventi della parte obbligatoria a sostegno di Carige. La riunione, a quanto si apprende, si aggiunge a quelle, in agenda sempre domani, dell’assemblea e del consiglio di gestione dello Schema Volontario, che dovrà convertire il bond subordinato da 320 milioni, mentre mercoledì è convocato un cda di Cassa Centrale Banca, candidata al ruolo di partner industriale di Carige.
Le riunioni serviranno a deliberare sul piano di salvataggio di Carige se tutti i tasselli della manovra finanziaria da 900 milioni di euro, sul successo della quale si registra un cauto ma crescente ottimismo in ambito bancario, dovessero andare a posto.
Lo schema attorno a cui si lavora ancora in queste ore prevede l’emissione di bond subordinati tier 2 per 200 milioni di euro e un aumento di capitale da 700 milioni, per 320 milioni coperto dalla conversione del bond subordinato Tier 2 del Fitd.
Ccb entrerebbe in Carige inizialmente con una quota del 9,9%, destinata, secondo indiscrezioni, a consolidarsi nel tempo fino al controllo, una volta ricevuta l’autorizzazione della Bce a superare la soglia del 10% del capitale. I 200 milioni di bond tier 2 dovrebbero finire in pancia a Medio Credito Centrale e Credito Sportivo mentre il Fitd offrirà una garanzia, in tutto o in parte, sull’inoptato dell’aumento, di cui dovrebbe impegnarsi anche a sottoscriverne una parte. Gli oneri che graveranno sul sistema bancario dipenderanno dall’eventuale partecipazione di nuovi e vecchi soci all’aumento di capitale. Perchè il piano possa andare in porto è poi necessario che la famiglia Malacalza, attuale azionista di riferimento della banca, dia la sua disponibilità a votare a favore della manovra finanziaria in assemblea.